CALTANISSETTA – I black block a Milano che hanno irrimediabilmente segnato l’evento dell’apertura dell’expo, il crollo del ponte dell’autostrada Palermo Catania, i cittadini prigionieri all’interno di villa Amedeo. Fatti profondamente diversi, con cause completamente diverse, ma riconducibili ad un unico filo conduttore. Un Paese, il nostro Paese, che ha perso il senso della normalità, con il contraltare di chi, ogni giorno prova a convincerci che tutto improvvisamente è migliorato, benché nulla, in realtà sia cambiato.
Molti i meriti auto conferiti per le cose positive (o appariscenti) nessun colpevole per i fatti negativi, salvo la frase di rito ormai evocativa dell’indeterminato più profondo “accerteremo le responsabilità”, il più delle volte pronunciata proprio dall’interessato, talvolta persino ignaro.
Nel gigantesco paradosso in cui siamo stati proiettati, benché sia faticoso non fare l’abitudine a tutto questo, non abdicheremo a provare a raccontare il paese ‘reale’, sempre più profondamente diverso dal ‘virtuale’.
Proveremo a indurre chi ci governa a riconoscerci almeno il diritto del consenso (o dissenso informato). Questo è il nostro compito, e lo svolgeremo in modo “reale”