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Il sindaco Ruvolo e la luce che torna in città

Michele Spena

Il sindaco Ruvolo e la luce che torna in città

Dom, 31/05/2015 - 22:39

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imageCALTANISSETTA – La luce è tornata. Questa in sintesi la conclusione della “storia” che oggi ci siamo sentiti raccontare dal nostro Sindaco Giovanni Ruvolo alla trasmissione Tony accesi, la storia del primo anno di un’era che profumava di pubblica partecipazione nel programma elettorale, ma che ci è apparsa piuttosto come un privato, anzi privatissimo monologo dove il leit motiv è stato imperativo: prendere ad ogni costo le distanze dalla realtà.
Siamo forse stati irriverenti nel porre la domanda fatidica, al nostro Primo Cittadino (C’è o ci fa?). Ci dispiace, avremmo voluto farne sicuramente altre, parlare di cose concrete, tangibili,ma non abbiamo potuto fare a meno di interpretare ciò che ormai da mesi ci chiedono i nostri lettori, e siamo costernati di non avere per loro ancora oggi una risposta.
I propositi del nostro Primo Cittadino, ci sono sembrati buoni oggi, come il primo giorno, ci mancherebbe, ma riteniamo che un po’ di senso del trascorrere del tempo debba pregnare la politica di palazzo del Carmine, e ci riferiamo naturalmente anche ad un opposizione poco efficace, che condivide con la maggioranza una troppo tiepida passione e timidissima progettualità.
È passato un anno Egregi Rappresentanti del Popolo, non un mese o un trimestre, ed ancora oggi, rispetto alla multi contestata legislatura precedente, non riusciamo a scorgere una e diciamo una sola cosa in cui la attuale sia risuscita a fare meglio, salvo naturalmente l’arte di arrampicarsi sugli specchi rispetto ad un evidente sconoscenza di elementi anche importanti, quali i “soldi in cassa” dei finanziamenti ottenuti ed oggi a rischio, se non addirittura già perduti.
Naturalmente siamo fiduciosi che in quattro anni ci possano essere margini di recupero, a condizione che il nostro stimato Primo Cittadino, inizi a fare distinzione tra rendita di posizione e progettualità. Non se ne abbia a male se riteniamo troppo timida l’azione di spostare transenne per intestarsi la riqualificazione fatta da altri sul centro storico e le attività di rivitalizzazione organizzate da privati a proprie spese. Troppo poco. Stessa cosa per il piano dei rifiuti ed i servizi sociali, dove gli sforzi dell’azione politica si sono rivolti esclusivamente a dimostrare, tradendo un po’ di malizia, la discontinuità con il passato, dal quale però si ereditano fondi e progetti senza essere troppo schizzinosi nei fatti.
Suvvia, un minimo di cavalleria non guasterebbe.
Facciamo gli auguri al sig. Sindaco ed a noi tutti, che la buonanotte che ci accompagna quotidianamente su Facebook, non debba esser riferita alla nostra città.
I cittadini nisseni “ci sono”, cari amministratori e consiglieri, e le loro esigenze attendono risposte impazienti rispetto ai tempi della politica.

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