Salute

San Cataldo. Sulla vicenda Gabara dura presa di posizione dell’assessore Angelo La Rosa.

Redazione 1

San Cataldo. Sulla vicenda Gabara dura presa di posizione dell’assessore Angelo La Rosa.

Lun, 20/04/2015 - 21:40

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SAN CATALDO. Dura nota dell’assessore comunale al territorio e ambiente Angelo La Rosa in merito alla vicenda legata al disboscamento del sito di Gabara. “Il 16 aprile scorso presso il comune di San Cataldo si è consumata l’ennesima burla di una storia dal sapore farsesco, quasi al limite tra il faceto e il semiserio. Insomma, l’appendice di una grottesca situazione in cui gli “operatori” del settore, abilitati alla difesa dell’ambiente sono ancora latitanti o, se presenti, sofferenti a scalare pareti vetrose, e i “comuni cittadini”, con rabbia schiumosa, difendono ciò che “altri” si sono giocati a dadi. E questi cittadini, con in testa l’Amministrazione comunale, sono anche disposti a mettere il petto davanti alle motoseghe, pur di portare a casa il bottino: un bosco di alberi babbi, ma ancora tanto generosi”. Secondo La Rosa: “Non sono stupidi i non addetti ai lavori. Sanno che questo bosco soffre, è vecchio, ha bisogno di cure. Il taglio si rende indiscutibilmente indispensabile, se si vuole ancora godere della frescura delle fronde, del richiamo del picchio, dell’aleggiare della poiana. Ma il taglio senza rigore scientifico, questo no! È inaccettabile, anzi incattivisce ancor più gli animi di chi vive il bosco con passione e di amministratori che addirittura si sono messi in gioco per un progetto di rilancio turistico ambizioso dell’inestimabile patrimonio antropologico esistente nel bosco di Gabara: le zolfare”. Proseguendo nella sua analisi, l’assessore della Giunta Modaffari ha rilevato: “Dopo il sopralluogo a Gabara e Mustigarufi, disattendere il documento dell’Amministtrazione Comunale, arricchito da tutti i portatori di interesse e voluto dall’onorevole Marziano, presidente della III^ Commissione Parlamentare, è fatto deplorevole e offensivo. Quasi quasi si accetta la dichiarazione dei funzionari dell’azienda foreste di Caltanissetta, che non hanno condiviso in seduta il 90% del documento, senza probanti motivazioni e forse per partito preso, che il silenzio assordante del Dipartimento regionale foreste. 
Ma scherziamo? Ritenere il documento non degno di una minima riflessione, anche negativa, è ingiustificabile nonché frutto di palese arroganza istituzionale”. L’assessore ha poi proseguito: “Dopo accesi confronti senza risparmio di colpi da ambo i fronti, la delusione più cocente in riunione è stata l’impotenza dell’azienda nel prendere la minima decisione in merito. Di contro, è stata apprezzata la grande disponibilità della società Biomasse a limitarsi a Gabara soltanto all’esbosco delle cataste allestite, quando, al contrario di ogni logica imprenditoriale, avrebbe tutto l’interesse a riprendere i tagli e subito”. “In sintesi – ha concluso – l’infruttuoso incontro si è chiuso con un nulla di fatto o meglio con l’impegno da parte della Società di rinviare i tagli nel territorio di San Cataldo dopo il prossimo tavolo tecnico. L’amministrazione comunale ha comunque ritenuto opportuno passare la mano alla III Commissione Parlamentare, investendo direttamente l’Onorevole Marziano, che ha mostrato subito il suo disappunto per il comportamento poco ortodosso del Dipartimento. Che sia chiaro a tutti: l’amministrazione comunale di San Cataldo non arretra di un millimetro nelle sue posizioni di rigoroso controllo degli eventi e ribadisce, senza alcuna perplessità, la decisione di attivare qualsivoglia iniziativa democratica, qualora si arrivi ad una ripresa delle attività di taglio senza una preliminare rivisitazione delle metodologie fin qui adottate. Il perdurare dunque di questo silenzio istituzionale non giova a nessuno”.
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