La solitudine causata dalla perdita del proprio coniuge spesso viene frettolosamente collegata a una forma di depressione patologica. Almeno questo e’ quanto emerso da uno studio della Katholieke Universiteit Leuven (Belgio) pubblicato sul Journal of Abnormal Psychology. I ricercatori hanno seguito 515 uomini e donne sposate con un’eta’ uguale o superiore ai 65 anni. Di queste persone 241 hanno perso il coniuge durante lo studio e sono state intervistate sei mesi dopo la perdita, insieme a un gruppo di controllo che non ha subito lo stesso lutto. I ricercatori hanno poi esaminato e confrontato i sintomi di depressione riportati da entrambi i gruppi. Dai risultati sono emerse due informazioni importanti. “In primo luogo abbiamo scoperto – ha spiegato Eiko Fried, autore principale dello studio – che la perdita sponsale provoca un numero limitato di sintomi specifici di depressione, il piu’ importante dei quali era la solitudine. In secondo luogo, abbiamo osservato che questi pochi sintomi iniziali di depressione a sua volta innescano una rete specifica di successivi sintomi di depressione”. Questi risultati confermano un crescente corpo di ricerche, secondo le quali gli eventi avversi della vita, come la perdita di una persona cara, possono portare a specifici profili di sintomi di depressione. “Questo ha implicazioni per la prevenzione e l’intervento negli anziani in lutto”, ha detto Fried. “Invece di colpire la depressione in generale – ha continuato – e’ possibile rivolgersi specificatamente ai sintomi chiave come la solitudine, impedendo l’attivazione di ulteriori sintomi e prevenendo lo sviluppo di una depressione vera e propria”. A preoccupare maggiormente i ricercatori sarebbe anche il fatto che nell’ultima versione DSM-5, il manuale utilizzato dagli operatori sanitari per la diagnosi di diturbi mentali come la depressione, e’ stata eliminata la distinzione tra depressione e lutto. “Questo e’ stato argomento di un grande dibattito – ha detto Fried – e temiamo che alle molte persone che presentano una normale risposta dopo aver perso il partner, la normale tristezza venga confusa con la depressione patologica”.