SAN CATALDO – La drammatica situazione delle finanze dei Comuni è ormai una tragica realtà.
In un’escalation di tasse e balzelli vari, cui siamo stati costretti dalle scuri nazionali e regionali, noi Sindaci siamo costretti a confrontarci quotidianamente con i danni della crisi finanziaria e con il disagio e il malcontento dei cittadini i quali vedono diminuire i servizi ed aumentare le tasse.
Ormai il nostro ruolo è degradato in quello di “esattori delle tasse” per conto dello Stato e della Regione.
I tagli indiscriminati dei trasferimenti statali e regionali e l’imposizione di nuovi tributi locali e tasse nazionali e regionali, mettono in pericolo il sistema delle autonomie locali.
Lo Stato ci sottrae da subito delle risorse certe, che avrebbero dovuto essere trasferite ai Comuni, e di contro ci impone di introdurre nuovi balzelli quali l’IMU sui terreni agricoli di indubbia riscossione vista la delicata situazione economica delle famiglie dei nostri concittadini; tra l’altro con abile manovra fa figurare quali esattori e vessatori i Sindaci che si vedono costretti – per la sopravvivenza dei comuni e per garantire i servizi essenziali – a richiedere le imposte, ovviamente con grave nocumento dei rapporti istituzionali tra amministratori locali ed amministrati.
Ma è soprattutto il rapporto tra amministratori e amministrati che vive momenti di tensione sociale, per il ruolo delicato, difficile ed impopolare che ci troviamo a ricoprire in questo difficile momento.
La difficilissima emergenza istituzionale e finanziaria che attanaglia i Comuni della Sicilia impedisce a noi Amministratori di onorare il mandato ricevuto dai cittadini, le cui aspettative siamo moralmente e politicamente obbligati a rispettare.
I Comuni ormai non ce la fanno più, costretti come sono a scontrarsi ogni giorno con le proteste dei cittadini, con le difficoltà a redigere i bilanci in pareggio e con la necessità di assicurare, malgrado tutto, i servizi alla Città.
Ci sentiamo abbandonati dalle alte istituzioni dello Stato e della Regione, stanchi di subire azioni vessatorie che penalizzano e paralizzano l’attività dei Comuni e di coloro che sono chiamati ad amministrare.
Ormai siamo in presenza di una totale mancanza di tenuta istituzionale, in quanto i Comuni non hanno alcuna interlocuzione con la Regione.
Per queste ragioni invito i miei colleghi Sindaci a partecipare alla manifestazione che si terrà il prossimo il 21 aprile a Caltanissetta.
Sarà un confronto diretto con i cittadini e, facendo appello alla dignità istituzionale del ruolo che siamo chiamati a svolgere, spiegheremo loro quali sono gli impedimenti che non consentono a noi Sindaci di governare le nostre Città e per assumere forti azioni di protesta a livello mediatico ed istituzionale.
Non siamo più disposti a “tirare a campare” nella gestione dei nostri Comuni, in attesa di riforme, annunciate con roboanti proclami e puntualmente disattese.
Il Sindaco
Dott. ing. Giampiero Modaffari