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Buona politica e buona amministrazione, da Caltanissetta la Destra alternativa propone un modello legato alla qualità e al territorio

Redazione

Buona politica e buona amministrazione, da Caltanissetta la Destra alternativa propone un modello legato alla qualità e al territorio

Ven, 06/03/2015 - 22:18

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imageCALTANISSETTA – Una destra alternativa alla destra. Ma soprattutto alternativa a un vecchio modo di fare politica che attanaglia tutto l’arco costituzionale, da destra a sinistra. E una destra che vuole ripartire dalla buona politica, dalle buone pratiche amministrative locali, portando come esempi due esperienze di amministrazione, una del Nord, Flavio Tosi a Verona, e una del Sud, Nicola Cristaldi a Mazara del Vallo. È lungo questo filo conduttore che Caltanissetta Protagonista, guidata da Michele Giarratana, già candidato sindaco alle ultime amministrative e giunto fino al ballottaggio, ha organizzato il convegno dal titolo “Buona politica e/o buona amministrazione”. “Esperienze amministrative realizzate da persone che guarda caso si sono messe contro un sistema e un vecchio modo di fare politica puntando sulla qualità”, sottolinea Giarratana aprendo i lavori nella sala dell’Hotel San Michele piena in ogni ordine di posto.

“Buona politica è buona amministrazione solo quando mette al centro il bene comune – afferma l’On. Nicola Bono (FdI) -, un concetto ormai scomparso dal dibattito politico. Dove invece campeggia un sistema corporativo tribale di accaparramento. È la cattiva politica che va rottamata non la politica in genere, che invece va riscoperta per combattere il vero nemico: l’immobilismo di un sistema che non vuole le riforme per mantenere le sue rendite e i suoi privilegi. E da destra a sinistra parlano tutti la stessa lingua della cattiva politica. L’opposizione individuando falsi mali come l’euro non fa altro che assecondare l’immobilismo del governo. Mentre nessuno evidenzia quanto le riforme di Renzi siano finte”.

Nicola Cristaldi

Nicola Cristaldi

Nicola Cristaldi ha portato invece la sua esperienza di amministratore locale che ha rinunciato prima all’impegno regionale e poi a quello nazionale e che lo ha condotto ad attrarre a Mazara del Vallo 200 milioni di investimenti che hanno cambiato la fisionomia della città e un modello di immigrazione e integrazione – a Mazara il 20% della popolazione è immigrata e di religione musulmana – studiato in diverse Università europee. “Ho scelto la politica legata al territorio, ma sono rimasto internazionale – ha detto -, per me la buona politica è senso di responsabilità e gusto del rispetto, la buona politica è quella che tiene conto delle caratteristiche del territorio”. E chiede, come vera riforma costituzionale, maggiori poteri per i sindaci e da “convinto automista” l’applicazione reale dello Statuto siciliano.

A concludere l’incontro è stato Flavio Tosi, che sulla polemica che lo vede coinvolto all’interno della Lega Nord ha detto: “L’oggetto del contendere è sul luogo dove si fanno le liste. E che da sempre all’interno della Lega, come da buona politica, si svolge sul territorio. Mentre stavolta vuole decidere tutto Milano. Sistemi e logiche di mala politica, appunto, contro i quali ci si scontra quando si vuole affermare che la buona politica si ha quando i cittadini possono scegliere i loro amministratori”.

Una chiave di lettura che ha condotto Tosi a contestare alla radice e nel merito tutte le riforme del governo Renzi, definendole “inutili e che interessano solo i partiti e non i cittadini, frutto di compromessi di bassa lega. Questo paese rischia di fallire per colpa della cattiva politica”. E propone il modello condensato nella sua Fondazione “Ricostruiamo il paese”

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