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Turismo sessuale con i fondi della scuola, preside condannato a risarcire

Redazione

Turismo sessuale con i fondi della scuola, preside condannato a risarcire

Sab, 28/02/2015 - 22:05

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imageCALTANISSETTA – La sezione giurisdizionale di appello della Corte dei conti ha condannato Giovanni Scollo, ex dirigente scolastico dell’Istituto tecnico commerciale Leonardo da Vinci di Piazza Armerina, in provincia di Enna, a risarcire alla scuola danni per 160 mila euro. Era accusato di essersi appropriato insieme a Giovanni Delle Cave, 68 anni, di Calascibetta, ex direttore amministrativo dello stesso istituto, entrambi in pensione, di 340 mila euro in dieci anni e di aver speso il denaro in gran parte per organizzare viaggi a luci rosse in Romania. I due erano stati condannati in primo grado a risarcire la somma oltre agli interessi. Ora la condanna definitiva in appello per Scollo, Delle Cave ha preferito non presentare ricorso.

Scollo e Delle Cave sono sottoposti ai domiciliari e indagati per peculato e falso commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico, in concorso tra loro. Scollo era accusato dalla procura ordinaria anche di estorsione ai danni di Della Cave. Mentre Delle Cave deve rispondere di alcune minacce rivolte ad altri docenti della scuola con un nunchaku, un’arma usata nelle arti marziali e composta da due corti bastoni di legno legati ad una estremità da una catena.

Le indagini sono scattate nell’aprile del 2010, quando Delle Cave viene coinvolto in un incidente stradale gravissimo. L’uomo viene ricoverato in prognosi riservata, ma gli agenti della polizia stradale intervenuti trovano una lettera nella quale Delle Cave elenca un sfilza di appropriazioni dalle casse della scuola, fatte da lui stesso e dal preside Scollo. L’uomo si riprende e, non appena le sue condizioni lo consentono, viene interrogato sui contenuti della lettera: così l’ex direttore amministrativo ricostruisce non solo la dinamica delle appropriazioni, ma anche uno scenario fatto di minacce e intimidazioni. Secondo la sua versione dei fatti, un mese prima dell’incidente, Scollo lo aveva costretto a firmare una lettera nella quale confessava di essere l’unico responsabile delle sottrazioni e per questo motivo il dirigente scolastico deve rispondere anche di estorsione.

Giovanni Scollo non ha esitato a manomettere il proprio passaporto quando ha capito che il direttore amministrativo aveva vuotato il sacco agli uomini della squadra mobile di Enna e al sostituto procuratore Marco Di Mauro. Ha pensato di eliminare le tracce dei viaggi all’estero e in particolare quelli in Romania. Molti di quei viaggi Scollo e Delle Cave li facevano insieme. L’esame ai raggi ultravioletti nei laboratori della polizia scientifica ha però rivelato timbri e visti. La comparazione con quelli di Delle Cave ha confermato che le date delle “gite di piacere”, coincidevano sui due passaporti. E’ stato accertato che le sottrazioni di somme dai fondi della scuola avvenivano in coincidenza con i viaggi all’estero. (Repubblica.it)

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