Salute

Niscemi, “Stati generali dei Comuni Dimenticati”: l’unione fa la forza, incontro con il ministro Lorenzin

Redazione

Niscemi, “Stati generali dei Comuni Dimenticati”: l’unione fa la forza, incontro con il ministro Lorenzin

Ven, 27/02/2015 - 11:33

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NISCEMI – “L’unione fa la forza perché è proprio mettendosi insieme e portando avanti le istanze di salvaguardia del diritto alla salute delle nostre popolazioni nelle opportune sedi del Governo nazionale e regionale, possiamo riuscire ad impedire la chiusura ed il depotenziamento dei nostri ospedali”.

A dirlo è il sindaco Francesco La Rosa, come massimo rappresentante istituzionale del Comune di Niscemi, facente parte degli “Stati generali dei Comuni dimenticati”, associazione costituita da tantissimi Comuni italiani della Sardegna, della Sicilia e del Centro e Nord Italia.

Il Comune di Niscemi tra l’altro è anche componente del Consiglio di amministrazione degli Stati generali dei Comuni dimenticati.

“Abbiamo chiesto ed ottenuto come Stati generali dei Comuni dimenticati un incontro al Ministro della salute Beatrice Lorenzin” aggiunge il sindaco Francesco La Rosa,”per parlare della problematica sanitaria dei piccoli Comuni e dei 170 ospedali italiani condannati  alla chiusura e di cui 9 in Sicilia nei Comuni facenti parte della black-list.

Parleremo anche del depotenziamento dei servizi sanitari ospedalieri derivanti dalla rifunzionalizzazione della rete sanitaria in Sicilia alla luce della legge nazionale che prevede altri tagli alla spesa sanitaria.

Incontreremo il Ministro Lorenzin a Roma il 4 marzo prossimo a mezzogiorno, al quale presenteremo un’apposita piattaforma comune e risolutiva della problematica sanitaria per i piccoli Comuni”.

Il sindaco Francesco La Rosa, avendo trasferito il suo ufficio di gabinetto nell’androne d’ingresso del nosocomio niscemese, attua da oltre 40 giorni il presidio ad oltranza dell’ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi per la carenza di personale medico, infermieristico, ausiliario e di autisti d’ambulanza e continuerà a farlo fino a quando l’Asp 2 non disporrà almeno a medio e lungo termine il personale sanitario previsto nella pianta organica, l’aumento delle ore dei poliambulatori della medicina territoriale e l’adeguamento del servizio di radiologia.

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