Salute

Interrogazione del M5S sul mancato censimento dei prodotti contenenti cemento aminato

Redazione

Interrogazione del M5S sul mancato censimento dei prodotti contenenti cemento aminato

Mar, 24/02/2015 - 11:18

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CALTANISSETTA – I sottoscritti Giovanni Magrì e Valeria Alaimo del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle, visto:    – la legge n. 10 del 29-04-2014 della Regione Siciliana, emanata ai fini della tutela della salute dei cittadini derivanti dall’esposizione all’amianto, in attuazione degli obiettivi del Piano Nazionale Amianto 2013, del Piano Sanitario Regionale  e in coerenza con le disposizioni della legge 27 marzo 1992, n. 257, del D.P.R. 8 agosto 1994 e del Dlgs 9 aprile 2008, n. 81, prevede iniziative volte alla costante prevenzione e al risanamento ambientale rispetto all’inquinamento di fibre di amianto.

– che il comma 1 dell’art. 3 della predetta legge ha istituito, in ambito del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, l’ Ufficio Amianto.

– che il comma 3 dell’art. 5, idem, prevede che tutti i soggetti pubblici e privati proprietari di siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali con presenza di amianto sono obbligati a darne comunicazione all’A.R.P.A. territorialmente competente, indicando tutti i dati concernenti la presenza di amianto.

CONSIDERATO

– che il comma 7 dell’art. 5 della predetta legge, per agevolare il censimento dell’amianto consente a ogni Comune di inviare a famiglie e imprese aventi sede legale nel proprio territorio un apposito modulo da restituire, debitamente compilato, entro 30 giorni, all’ente locale, il quale è tenuto a segnalare all’A.R.P.A. territorialmente competente tutti i dati rilevati circa la presenza di amianto nel proprio territorio.

– che il modulo di comunicazione deve essere conforme a quello standard vigente secondo la normativa di settore e deve essere reso disponibile nel sito web del Comune, anche ai fini della comunicazione dei dati che famiglie e imprese potranno inviare on-line all’indirizzo di posta elettronica certificata del Comune.

– che il comma 3 dell’art. 5 obbliga tutti i soggetti pubblici e privati proprietari di siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali con presenza di cemento amianto a darne comunicazione all’ A.R.P.A. territorialmente competente, entro 120 giorni dalla data di pubblicazione (avvenuta il 9 maggio 2014) della presente legge indicando tutti i dati relativi alla presenza di amianto.

– che il comma 6 dell’art. 5 prevede che la violazione degli obblighi di cui ai commi 3, 4, e 5 dello stesso art. 5, determina per tutti l’applicazione di sanzioni molto onerose di cui all’art. 15, comma 4, della legge 27 marzo 1992, n.257.

TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO, SI INTERROGA LA S.V. AL FINE DI CONOSCERE

– se in ottemperanza al dettato normativo dell’art.4, comma c, della legge di ché trattasi, l’ Amministrazione comunale creerà un portale informativo web per diffondere, nelle scuole di ogni ordine e grado, negli ospedali pubblici e privati, in tutte le imprese operanti nel territorio comunale, tutte le informazioni per ciò che concerne le prescrizioni, gli obblighi e le sanzioni previste dalla normativa vigente, la pericolosità dell’amianto, le procedure di rimozione, la prevenzione e tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro, le cui funzioni di vigilanza e controllo sugli adempimenti sono affidate, in primo luogo, alla Protezione Civile di concerto con l’A.R.P.A., alle Aziende Sanitarie provinciali e anche alla Polizia Municipale territorialmente competente.

– se in base a quanto previsto all’art. 3,comma d, entro tre anni dalla data di entrata della presente legge, intende conseguire, per tutto il territorio comunale, l’obiettivo della totale rimozione di ogni manufatto in cemento amianto, nel rispetto delle norme vigenti sulla corretta procedura di asportazione, trasporto e stoccaggio dell’amianto.

– essendo il termine di “segnalazione presenza cemento-amianto” già scaduto il 9 settembre 2014, come si comporterà l’Amministrazione comunale nei riguardi di quei cittadini che oggi possono essere colpiti dall’apparato sanzionatorio previsto e ancora ignari della legge, per mancata  informazione che avrebbe dovuto dare codesta Amministrazione?

Giovanni Magrì  – Valeria Alaimo