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Delia, sindaco conferma ricorso avverso decreto IMU

Redazione

Delia, sindaco conferma ricorso avverso decreto IMU

Lun, 02/02/2015 - 10:08

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DELIA -Il sindaco di Delia ha confermato il mandato all’avvocato Antonio Bartolini per  fare ricorso al Tar Lazio avverso il Decreto ministeriale n. 66, del 28 novembre 214 “Decreto esenzione dall’Imu per i terreni montani”.

“La decisione di confermare l’azione legale è giustificata dall’entrata in vigore del decreto  e perché restano le forti motivazioni sui nuovi criteri stabiliti – ha dichiarato il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri. Siamo fortemente preoccupati e allibiti di fronte ad un decreto che secondo noi non solo presenta degli evidenti profili di illeggittimità ma viola l’art. 3 dello Statuto del Contribuente. Le disposizioni tributarie infatti – continua il sindaco Bancheri – non possono avere efficacia retroattiva: è stato tardivamente adottato e ha introdotto una scadenza per l’imposizione tributaria a carico dei contribuenti prima del sessantesimo giorno dall’adozione del provvedimento”.

“Ci troviamo insomma di fronte ad un bel papocchio di irrazionalità, arbitrarietà e illogicità – ha aggiunto. Senza parlare poi della disparità di trattamento. Faccio qualche esempio. Se un Comune si trova ad una altitudine superiore ai 600 metri, ma nell’ambito territoriale i terreni si trovano al di sotto dei 600 metri, questi terreni sono comunque esenti dall’IMU?  E se invece un Comune classificato sotto i 600 metri e comprende aree ad una altitudine superiore, i terreni oltre i 600 metri sono esentati dal pagamento? Purtroppo non finisce qui l’elenco delle trovate per mettere in ginocchio i Comuni. Se prima del decreto le entrate erano certe, ora le entrate future diventano incerte e si introducono misure di carattere compensativo ad impegni finanziari già assunti. C’è insomma il pericolo reale di dissesto finanziario e quindi pesanti conseguenze sulla effettiva erogazione dei servizi essenziali per la comunità”.

Per quanto riguarda  il Comune di Delia – si legge nella lettera di conferma del mandato – sono previsti minori trasferimenti, nell’ambito del fondo di solidarietà comunale, pari ad euro 57.664,49  per l’anno 2014 (Allegato B al D.L. 4/20145) ed euro 71.795,07 per l’anno 2015 (Allegato A al D.L. 4/2015).

Ci sono poi questioni di legittimità costituzionale. Nella lettera del sindaco si parla di <<violazione degli artt. 3, 23, 53, 97 e 47 della Costituzione. Violazione art. 23 della Costituzione. Il Dl 66/2014 non contiene quei requisiti di contenuto minimo (soggetto passivo, presupposto e misura del tributo) necessari affinché possa essere introdotta una disciplina di dettaglio con decreto interministeriale. Violata la riserva di legge>>.

Insomma per il primo cittadino di Delia i nuovi criteri producono “in via generale, disuguaglianze e sperequazione e rendono più vulnerabile anche il profilo dell’affidamento della stabilità dell’ordinamento tributario e contrastano con art. 97 della Costituzione sul buon andamento ed imparzialità della Pubblica Amministrazione”.

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