Salute

Nell’ennese, picchia la propria convivente e poi attende l’arrivo dei carabinieri con una tazzina di caffè in mano

Donatello Polizzi

Nell’ennese, picchia la propria convivente e poi attende l’arrivo dei carabinieri con una tazzina di caffè in mano

Ven, 30/01/2015 - 10:38

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TROINA – Nella tarda serata di ieri 29 gennaio, i Carabinieri della Compagnia di Nicosia hanno tratto in arresto il 34enne S. G.R. di Troina, pregiudicato per reati contro la persona, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia nei confronti della propria convivente. L’episodio è accaduto a Troina intorno alle 17.30. La donna si trovava a casa insieme al suo compagno G.R.: entrambi hanno iniziato a litigare per futili motivi. La convivente dell’uomo, conoscendo il carattere violento del compagno e vedendo lo stesso in preda ai fumi dell’alcol, decideva di rifugiarsi all’interno di una stanza dell’abitazione. Il G.R. impediva alla donna di allontanarsi afferrandola al braccio per poi spingerla violentemente a terra. L’uomo cominciava cosi ad andare su tutte le furie e dopo aver distrutto il televisore ed alcuni suppellettili presenti dentro l’appartamento, colpiva la donna con un violento pugno all’altezza dell’occhio destro, facendole quasi perdere conoscenza. L’uomo ha continuato per diversi minuti ad aggredirla con schiaffi, fino a quando la donna non riusciva a divincolarsi e chiedere aiuto ai Carabinieri chiamando il 112. I militari della Stazione di Troina, intervenuti sul posto, trovavano la donna fuori di casa in evidente stato di agitazione con un vistoso gonfiore all’occhio destro. La donna alla vista dei Carabinieri, stremata, chiedeva aiuto ai militari per poi accusare un mancamento e cadere al suolo. La donna è stata soccorsa dal personale del 118. L’aggressore ha atteso i militari davanti l’ingresso dell’appartamento tenendo una tazza di caffè tra le mani, come se non fosse successo nulla. Alla richiesta di un chiarimento da parte dei Carabinieri l’uomo si è avventato con violenza contro i militari;  quest’ultimi lo hanno bloccato ed ammanettato. Il personale intervenuto ha accertato che l’appartamento si trovava sotto sopra con diversi suppellettili sparsi al suolo ed un televisore rotto. La donna visitata dal personale sanitario ha riportato “un’ematoma alla palpebra superiore occhio destro”, con prognosi di sei giorni.  Nel corso delle prime indagini eseguite dai Carabinieri è stato accertato che l’episodio verificatosi non era l’unico, ma in passato erano accaduti altri eventi analoghi, alcuni dei quali già denunciati. Il G.R. veniva pertanto tratto in arresto e tradotto presso la casa circondariale di Enna come disposto dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Enna. Recentemente l’uomo aveva aggredito la donna con pugni alla testa e al volto provocandogli lesioni guaribili in 20 giorni e in un’altra circostanza, mentre i due giovani vivevano al nord Italia, l’uomo prese a pugni sulla pancia la donna che si trovava in gravidanza di due gemelli. A seguito delle percosse la donna ha avuto un aborto spontaneo.

L’evento narrato si colloca pochi giorni dopo il triste episodio del ragazzo di Nicosia che prendeva a morsi la figlia. I Carabinieri con la loro costante presenza sul territorio riescono ad intervenire rapidamente, riuscendo ad interrompere simili eventi intervenendo nella flagranza del reato.

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