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Curia, chiusura del convento francescano di Mussomeli: “Frati hanno detto bugie”

Redazione

Curia, chiusura del convento francescano di Mussomeli: “Frati hanno detto bugie”

Ven, 30/01/2015 - 13:32

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MUSSOMELI – In questi ultimi giorni il Vescovo con i Sacerdoti e i fedeli della Diocesi di Caltanissetta hanno “sentito” con sofferenza e sorpresa la notizia circa la chiusura del Convento francescano di Mussomeli.

Da mesi il Vescovo ha tentato di rintracciare telefonicamente il Padre Provinciale dei Conventuali ma senza risultato, il che denota una scarsa educazione umana e una grave carenza ecclesiale e religiosa. In data 25 novembre 2014 Mons. Russotto ha scritto una petizione, anche a nome di tutti i Sacerdoti e i fedeli della Diocesi, al Padre Generale e per conoscenza al Provinciale.

Solo ed esclusivamente il Padre Generale ha risposto al Vescovo in data 15 dicembre 2014 affermando fra l’altro che tutte le lettere giuntegli dalla nostra Diocesi «hanno come denominatore la preziosa presenza dei frati francescani a Mussomeli e sono motivate da una sincera stima verso i frati». E poi il Generale ringrazia il Vescovo «per la Sua paterna benevolenza di Pastore manifestata ai frati di Mussomeli».

Al Vescovo della Diocesi, la notizia della chiusura del Convento è stata comunicata dal padre guardiano frà Antonio Damiano Caruso e non, come richiede il senso di educazione, rispetto e relazionalità istituzionale, dal Ministro Provinciale.

Pur rispettando il diritto dei frati di Sicilia di chiudere alcuni loro Conventi, non è lecito a costoro inventare menzogne per giustificare le loro scelte, gettando in tal modo fango su una Chiesa locale che tanto si è prodigata per i frati.

Le motivazioni addotte non solo risultano false e volutamente menzognere, ma addirittura, proprio perchè false, completamente infondate e perfino lesive della dignità dei Sacerdoti e del Vescovo della Diocesi nissena.

Nella relazione tenuta dal Ministro provinciale al recente Capitolo, si legge una nota su “Luci e ombre” del Convento “S. Francesco d’Assisi all’Immacolata” in Mussomeli. Nella nota, dopo l’affermazione che, oltre ad essere l’unico Convento nella Diocesi di Caltanissetta, è l’unica presenza francescana in paese e che i frati godono stima e apprezzamento da parte dei fedeli per il servizio pastorale svolto anche nei paesi della vicina Diocesi di Agrigento, il Provinciale scrive: «La fraternità è molto limitata nella propria attività dall’ostruzionismo del clero diocesano e anche dal Vescovo nonostante la sua lettera a favore del mantenimento della nostra presenza. I frati non possono fare altro se non quello che attiene alle loro tradizioni e solo quello, e se una chiesa locale ha una devozione verso un santo i frati non possono promuoverla nella nostra rettoria. Il paese è piccolo e tagliato fuori dalle grandi linee di comunicazione».

Ad essere spiacevolmente sorpresi dalle suddette negative referenze sul Convento di Mussomeli, sono stati anche i frati stessi di Mussomeli i quali hanno ritenuto di dover fare presente al Provinciale quanto segue: «La fraternità non è affatto limitata nella propria attività. Non esiste alcun ostruzionismo né da parte del Vescovo (che anzi ci ha incoraggiato a fare pastorale giovanile), né da parte del clero diocesano (col quale c’è tanta collaborazione). Non ci sono limiti alle attività pastorali: celebriamo nella nostra chiesa matrimoni, funerali, ecc. Il paese è piccolo? Eppure è considerato “la capitale del Vallone”: cioè degli otto paesi del circondario. Tuttavia la pastoralità non si deduce dalla grandezza o dalla piccolezza del numero degli abitanti: diversamente sarebbe un’ombra più grande per i paesi che sono più piccoli di Mussomeli: come S. Filippo del Mela, Pergusa, Marineo, Montevago. E’ tagliato fuori dalle grandi linee di comunicazione? La Palermo-Agrigento è una buona linea di comunicazione, dalla quale in dieci minuti si arriva a Mussomeli».

Va inoltre aggiunto che i tre frati del Convento di Mussomeli non sono stati solamente benvoluti, stimati e apprezzati per la collaborazione serena e zelante offerta in paese, ma anche – unico caso in Sicilia – che da oltre dieci anni sono tutti quanti sostenuti economicamente dal Vescovo e dalla Diocesi, perché tutti inseriti nel sistema di retribuzione del sostentamento del clero.

Caltanissetta 30 gennaio 2015

Mons. Giuseppe La Placa

Vicario Generale

Direttore Ufficio Stampa

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