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San Cataldo. Marianna Guttilla (Pd): “Questa Amministrazione vive ogni interrogazione come un demone da scacciare”.

Redazione 1

San Cataldo. Marianna Guttilla (Pd): “Questa Amministrazione vive ogni interrogazione come un demone da scacciare”.

Dom, 21/12/2014 - 23:36

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SAN CATALDO. “Appare inquietante non tanto l’interrogazione quanto la risposta dell’assessore alla mia interrogazione”: è quanto sostiene Marianna Guttilla (nella foto), consigliere comunale di minoranza del Pd a proposito dell’interrogazione consiliare sulle modalità di affidamento del servizio comunale di smaltimento rifiuti ingombranti e legno da lei presentata con Paola Giammusso, anche lei consigliere del Pd, in occasione dell’ultima seduta consiliare. Alla vigilia del consiglio comunale del 23 dicembre, si riaccende dunque il fuoco della polemica. Marianna Guttilla s’è detta rammaricata “per come si svolge il dibattito politico in questa città nella quale l’Amministrazione vive ogni legittima interrogazione come un demone da scacciare, mostrando un atteggiamento insofferente, nervoso ed arrogante nei confronti di chi “osa” metterne in discussione l’operato”. A riprova di ciò, secondo Guttilla, “L’assessore La Rosa nella sua risposta, piena di livore ed acredine, accanendosi nei miei confronti, s’è spinto in gratuite insinuazioni su ipotetici “interessi” da tutelare dalla sottoscritta e sul fatto che la stessa interrogazione si andrebbe a sommare ad altri elementi definiti ”inquietanti” connessi con la raccolta dei rifiuti ingombranti che per fatti e coincidenze si sono succeduti”. Guttilla pertanto, ha invitato l’assessore La Rosa, qualora sia a conoscenza di “fatti inquietanti” a “denunciarli tempestivamente alla magistratura senza invece tentare sterili strumentalizzazioni al solo scopo di zittire ogni voce dissonante rispetto alla linea politica di maggioranza”. Il consigliere di minoranza, nel chiedersi “Il motivo di un tale, gratuito marianna guttillaattacco nei miei confronti a fronte dell’esercizio di una funzione di controllo costituzionalmente garantita”, s’è appellata all’articolo 13 della carta di Pisa secondo cui “bisogna assumere atteggiamenti rispettosi delle idee e delle opinioni dei rappresentanti politici pur nella normale conflittualità dialettica e  impone di evitare toni e linguaggi che sottintendano messaggi di aggressività e prevaricazioni”. Il consigliere del Pd ha comunque assicurato che, per rispetto nei confronti del suo elettorato, continuerà a svolgere il suo mandato con serenità e trasparenza, senza lasciarsi intimidire e al fine di tutelare e migliorare la città, continuando a chiedere legittimi chiarimenti sugli atti amministrativi in un contesto di democrazia partecipata.

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