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Italia Nostra Sicilia, est modus in rebus: piani, progetti e opere pubbliche a Caltanissetta

Redazione

Italia Nostra Sicilia, est modus in rebus: piani, progetti e opere pubbliche a Caltanissetta

Mar, 02/12/2014 - 20:37

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Lavori pubblici in Corso Vittorio Emanuele_Caltanissetta_ 2014CALTANISSETTA – Ettore Sottsass jr. ha scritto: “I muri non sono soltanto quello che sono. Sono anche quello che vorremmo che fossero: supporto di speranze, protezione del presente, cassaforte di memorie o anche previsione di rovina.” Con riferimento ai lavori di ripavimentazione di Corso Vittorio Emanuele e ai lavori di risanamento e recupero edilizio nel Quartiere Provvidenza, la seguente nota intende affrontare alcune questioni fondamentali in ordine alla progettazione di opere pubbliche e piani urbanistici. La nota esplicita e approfondisce, pertanto, alcune questioni da noi evidenziate nei precedenti comunicati.

Dunque: cosa vuol dire “cantierabilità” di un progetto? Questo termine individua la fase finale dello stato di attuazione di un progetto e dell’’iter autorizzativo e garantisce l’’effettiva possibilità di procedere, in tempi brevi, all’’espletamento della gara d’’appalto e al successivo avvio ed esecuzione dei lavori. Entrando nel merito dei vari elementi che caratterizzano lo stato di cantierabilità di un progetto, e quindi l’’effettiva appaltabilità dell’’opera, è utile ricordare che si tratta di una serie di condizioni che devono essere accertate prima di poter assegnare tale “status” all’’intervento interessato; queste condizioni sono: 1. esistenza di un rilievo dell’’area adeguato e puntuale (compresi corpi nascosti o immersi, reti di servizi, verifiche archeologiche, accertamento dei confini delle proprietà); 2. completamento dei tre livelli di progettazione (preliminare, definitivo ed esecutivo) e dei relativi elaborati richiesti; 3. idoneità normativa dei progetti delle strutture e degli impianti; 4. l’’esistenza e l’’idoneità del Piano di sicurezza e coordinamento per la prevenzione degli infortuni in cantiere; 5. conclusione formale della procedura di verifica e validazione del progetto (relazioni, rapporti e atto finale dei soggetti abilitati alla verifica, del direttore dei lavori e del responsabile del procedimento; 6. completamento dell’’iter procedurale amministrativo (verifica dei titoli di proprietà, autorizzazione, permesso di costruire, convenzioni, atti d’obbligo); 7. ottenimento dei pareri relativi alla vincolistica esistente sull’area (beni culturali, archeologici, paesaggistica, idrogeologico, usi civici); 8. la compiutezza degli iter di valutazione di impatto ambientale o valutazione ambientale strategica; 9. l’’effettiva disponibilità dell’’importo (o corrispondenza con il finanziamento assegnabile) previsto per i lavori sulla base delle somme indicate nel quadro economico di progetto; 10. adeguate valutazioni sulle eventuali procedure di esproprio delle aree o dei beni interessati dal progetto; 11. formale approvazione del progetto da parte della stazione appaltante prima della predisposizione del bando e dei documenti di gara; 12. verifica della piena ed effettiva disponibilità dell’area o dei beni interessati dalle opere che dovranno essere realizzate; 13. analisi del progetto del cantiere, del posizionamento delle attrezzature con possibili interferenze, delle aree di lavorazione e stoccaggio materiali; 14. controllo della viabilità intorno al futuro cantiere e delle possibili problematiche legate alla circolazione stradale; 15. verifica (e adozione delle eventuali procedure) delle possibili problematiche di stabilità di edifici o manufatti posti a ridosso dell’area del cantiere (attivazione di testimoniali sugli edifici esistenti); 16. piena disponibilità delle risorse economiche (eventuale cofinanziamento) previste per la realizzazione dell’opera da eseguire.

Come emerge con chiarezza dall’’elenco sopra riportato, la condizione di cantierabilità non può essere intesa solo come avvenuto assolvimento dei vari iter amministrativi, o tecnici, relativi al progetto, ma investe anche altre problematiche legate alla effettiva realizzabilità del progetto e relativo adempimento delle procedure amministrative ed autorizzative dell’’opera. La verifica della cantierabilità è infatti finalizzata a garantire l’’effettiva esecutività delle opere anche rispetto a tutti quegli elementi (stato dell’area, presenza di impedimenti, possibili difficoltà operative) che non sono legati all’’iter autorizzativo, ma che costituiscono passaggi essenziali da superare per consentire lo svolgimento dei lavori nei tempi e nei costi previsti. Ma, al di là dei modi, dei tempi e dei costi, noi di Italia Nostra riteniamo fondamentale il tema della cosiddetta “qualità” del progetto. Si propone pertanto l’’istituzione di un Ufficio Comunale Progetti, costituito da tecnici interni ed esterni (esperti, liberi professionisti). Ovviamente tocca all’’Amministrazione Comunale individuare le modalità di costituzione di tale ufficio e l’’individuazione delle necessarie risorse economico-finanziarie. Riteniamo altresì necessario, non rinviabile, l’’istituzione di un Ufficio del Centro Storico, per affrontare in modo adeguato questo tema complesso e cruciale della città. Alla luce di quanto reso pubblico, di recente, dall’’assessore Falci, ci auguriamo che il nuovo dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale sappia organizzare il lavoro d’’ufficio all’’insegna dei principi di efficacia, efficienza e trasparenza; all’’insegna della fattiva, proficua collaborazione con le altre istituzioni pubbliche, a partire dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali. Infine, nell’’augurarci che l’’attuale Amministrazione Comunale sia capace di immaginare e perseguire, con adeguata attenzione e competenza, orizzonti lontani, riteniamo opportuna una razionalizzazione nella distribuzione degli incarichi e delle responsabilità nell’’ambito delle deleghe assessoriali. Insomma: “Est modus in rebus.”

Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia