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Corruzione, l’Anm al governo: “proposte deboli, solo annunci”

Michele Spena

Corruzione, l’Anm al governo: “proposte deboli, solo annunci”

Dom, 21/12/2014 - 02:09

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imageROMA  – “I toni di indignazione che la politica intera ha levato all’esplodere dell’ennesimo gravissimo scandalo stridono con la debolezza delle annunciate proposte governative” Lo sottolinea il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli, sul tema della corruzione, sottolineando che “aumento della pena e limiti al patteggiamento” sono proposte che “rischierebbero di scoraggiare ogni collaborazione e rendere ancor piu’ saldo quel patto che lega corrotti e corruttori nell’omerta’ di un accordo fondato sulle comune convivenza”.   Sabelli, quindi, ha voluto evidenziare che “solo a seguito delle vibrate richieste di magistratura e societa’ civile il Governo ha annunciato l’introduzione di sconti di pena per quanto collaborino con la giustizia: noi speriamo – ha aggiunto – che sia presentata una proposta di legge adeguata alla gravita’ di questo crimine, sempre piu’ saldamente collegato ai fenomeni mafiosi”. Una proposta “mirata, severa ed efficace, da approvarsi in tempi molto brevi”, ha auspicato il leader del sindacato delle toghe davanti al direttivo dell’Anm, con cui prevedere “meccanismi premiali per chi collabora, efficaci strumenti investigativi e un’ampia equiparazione, ai fini processuali, fra corruzione e crimine organizzato”. L’Anm si augura che “non ci si limiti invece a pochi, modesti ritocchi – ha concluso Sabelli – inseriti in fretta in qualche ampia proposta di legge, destinata a lunghi percorsi parlamentari e magari a impantanarsi, una volta scemata l’indignazione del momento e archiviato il ricordo dell’ultimo scandalo”.

“Meno stupore e scandalo e piu’ determinazione” chiede l’Associazione nazionale magistrati al Governo in materia di giustizia, rilevando che “la politica sembra oggi accorgersi improvvisamente di quei guasti che noi con forza – ha detto il presidente Rodolfo Sabelli, aprendo la riunione del direttivo del sindacato delle toghe – abbiamo segnalato da anni. Oggi i toni indignati vorrebbero rimediare alla debolezza delle riforme, peraltro in larga parte piu’ annunciate che realizzate”. (AGI) .

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