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Caltanissetta, l’ex assessore Giuseppe Firrone: “Dopo sei mesi di Ruvolo, servizi sociali allo sbando”

Redazione

Caltanissetta, l’ex assessore Giuseppe Firrone: “Dopo sei mesi di Ruvolo, servizi sociali allo sbando”

Mer, 17/12/2014 - 11:48

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Giuseppe FirroneCALTANISSETTA – L’ex Assessore ai servizi sociali Giuseppe Firrone così interviene sulla vertenza della imminente interruzione dei servizi dell’assistenza domiciliare anziani, asili nido, ed assistenza disabili e sulle dichiarazioni del Sindaco Ruvolo. “Sono profondamente rammaricato delle condizioni in cui versa l’intera gestione dei servizi sociali dopo sei mesi di Amministrazione Ruvolo. La nostra Amministrazione aveva lasciato tutto in perfetto ordine, con finanziamenti, quali il progetto Rampa in questi giorni presentato, e provvedimenti esecutivi che ne avrebbero permesso la continuità di funzionamento, condizione che oggi sembra solo un lontano ricordo, presentandosi i servizi come un vero e proprio campo di battaglia, tra inefficienze diffuse e persone che perdono il lavoro. E’ devastante assistere a tutto ciò dopo gli sforzi compiuti, i contenzioso vinti e la “lotta agli sprechi” a favore delle regole e trasparenza, contro l’ingiustificato profitto, battaglie combattute non sulle spalle dei lavoratori a cui abbiamo garantito il posto di lavoro nella certezza che numero di operatori equivale a qualità”.

Continua l’Ex Assessore:”E’ ancora più preoccupante assistere ad un Sindaco che dopo quasi sette mesi di incredibile ed ingiustificabile inattività, non sapendo più che pesci pigliare, cerca di arrampicarsi sugli specchi di fronte ad un problema gravissimo ed imminente quale l’interruzione dei servizi e la perdita dei posti di lavoro, provando surrettizziamente ad addebitare responsabilità alla precedente Amministrazione per avere diminuito le retribuzioni al personale, dichiarazione infondate, che mi hanno fatto subito pensare alle parole che il pittore greco Apelle rivolse al ciabattino, che dopo aver criticato il modo in cui l’artista aveva raffigurato certe scarpe in un quadro, pretendeva di giudicare anche il resto dell’opera: “Ne sutor ultra crepidam” si ripete con invito di parlare solo di ciò che si conosce”.

L’ex Assessore Firrone aveva già reso noto in giugno che con propria direttiva del 30/04/2014, dava indirizzo al Dirigente della Direzione Politiche Sociali, di attivare ogni necessario adempimento strumentale a bandire i tre servizi. Ciò avrebbe potuto e dovuto avviare la predisposizione degli atti con relativi impegni di spesa (a valersi del bilancio 2014- 2015) per l’espletamento di un’unica gara per tutti i tre servizi.

Spiega Firrone :”La soluzione del bando unico, individuata per ridurre il maggior costo che si sarebbe conseguito effettuando separate gare di appalto, esitando così un risparmio di circa 90.000 euro, è stata seguita dall’Amministrazione Ruvolo nella struttura, ma per motivi incomprensibili non nei tempi fissati nella mia direttiva che invece statuiva gli adempimenti per consentire l’attivazione del servizio da parte dell’aggiudicatario a partire dal 1 settembre 2014 per la durata di anni uno, condizione che avrebbe permesso di garantire tranquillamente  la continuità dei servizi.

L’ex Assessore lamenta pertanto la disattenzione della propria Direttiva e le conseguenza che ciò sta comportando:” Il Dirigente a cui spetta la gestione amministrativa finanziaria e tecnica (art. 107 d.gs 267/200- art 275 testo coordinato enti locali) mediante autonomi poteri di spesa, ovvero di atti di gestione finanziaria ivi compresa l’assunzione di impegni di spesa ( lettera (d) art 275 testo coordinato enti locali Regione Sicilia), in difetto di ulteriori e diversi indirizzi da parte dell’Amministrazione Ruvolo rispetto alla Direttiva da me emanata, avrebbe potuto e dovuto completare gli atti per tempo, ma per quanto è a pubblica conoscenza l’Amministrazione Ruvolo ha ritenuto di dover dare luogo all’iter solo parecchi mesi dopo, impegnando le sole somme per il bando con determina della Posizione Organizzativa del 19/08/2014 imputando le spese a valere nel solo bilancio 2015, in attesa di non meglio precisati “tempi necessari per una prima ricognizione dell’attività propedeutica al reperimento delle somme”.

L’Ex Assessore attacca la scelta dell’Amministrazione Ruvolo anche sotto il profilo della trasparenza:”Il mancato completamento degli adempimenti ha determinato la proroga del contratto in essere, evanescenza della motivazione del quale induce a fondare concrete perplessità sulla legittimità della proroga di un contratto ormai scaduto e per il quale la P.A. non ha provveduto,  non solo ad indire una nuova gara, ma neanche ad avviare il pertinente procedimento che avrebbe dovuto concludersi entro il termine finale di “sopravvivenza” del precedente contratto pubblico, cosi come predisposto con la anzidetta direttiva”.

Sulle economie di esercizio e sui lavoratori:”Il ritardo ha come inevitabile conseguenza la perdita degli effetti calmieranti dei costi dei servizi che si ottengono nella concorrenzialità delle procedure d’appalto. Le possibili economie avrebbero contribuito ad offrire risposte necessarie in termini concorrenziali rispetto all’offerta privata, sostenendo una domanda in ribasso, tentativo neanche compiuto dall’Amministrazione Ruvolo, che al contrario, con la cattiva pubblicità dell’affidabilità del servizio pubblico, offerta con la propria condotta gestionale imprudente, ha infesto un ulteriore colpo ad un’utenza che tenderà ancor di più a migrare verso il privato. Inoltre l’appalto nei tempi programmati dei servizi, avrebbe consentito ai lavoratori di beneficiare dei relativi rinnovi contrattuali disposti per legge. Un ingiustizia per i lavoratori che già soffrono di una bassa retribuzione e che oltretutto, considerato la notevole diminuzione dell’utenza assistita, sul carattere preferenziale al mantenimento dei posti di lavoro in atto dimensionati, restano concreti e sostanziali dubbi”.

Sulla gestione della trasparenza:“Mi preme sottolineare che abbiamo sempre dimostrato nel corso dell’Amministrazione Campisi, con la corretta e trasparenza dell’azione amministrativa, anche a costo della nostra incolumità, che la certezza del diritto, soprattutto nell’ambito del sociale, dove il bisogno annida le più nefaste e grette clientele, non può e non deve essere scambiato per un favore, e ciò, non solo deve essere concretamente praticato dagli Amministratori, ma deve anche apparire tale. In tale ambito mi pare doveroso sottolineare che il servizio per i malati di Alzheimer, finanziato con fondi regionale (L. 328/00) è oggi gestito in proroga con provvedimento a carico dei fondi comunali, da una struttura quale la coperativa Etnos, nella quale compagine societaria assume un ruolo rilevante proprio il fratello del sindaco Ruvolo. E’ ammissibile, tutto ciò quando i bandi per i servizi programmati e approvati nell’ambito della l.328/00 con finanziamenti per più di 5 milioni di euro, sono tenuti nel cassetto?”.

Conclude Firrone:”Più di ogni cosa ritengo preoccupante la mancanza di conoscenza di attività di chi dovrebbe vigilare e sulla quale spero ancora di registrare in tempi ormai indifferibili importanti segnali: Il Consiglio Comunale tramite la Commissione Trasparenza ed il Segretario Generale, che designammo funzionario anticorruzione, che è anche incaricato dei controlli di legittimità amministrativa. Nulla di tutto ciò ed altro ancora sarebbe potuto essere ritenuto ammissibile durante la nostra Amministrazione su cui si scatenava spesso una violenza inaudita sol perché ci si ostinava a portare avanti una gestione virtuosa, corretta ed imparziale”.

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