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Niscemi, tre pregiudicati catanesi depredano bar: colti sul fatto da polizia e carabinieri

Redazione

Niscemi, tre pregiudicati catanesi depredano bar: colti sul fatto da polizia e carabinieri

Lun, 03/11/2014 - 10:17

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POLIZIA E CARABINIERINISCEMI – Nella notte scorsa, gli uomini del Commissariato di Niscemi, diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – unitamente ai colleghi della Stazione Carabinieri di Niscemi – diretti dal Comandante  Luogotenente Salvatore Tigano – hanno denunciato in stato arresto tre uomini, tutti di origine catanese, pregiudicati, Cannavò’ Francesco, classe 1959, Fazio Marcello, classe 1964, commerciante, Naceto Sebastiano, classe 1966,  perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di furto aggravato ai danni di un esercizio commerciale. Naceto, altresì anche per il reato di evasione, ex art.385 c.p., in quanto sottoposto al regime degli arresti domiciliari, in Catania.

I tre manigoldi hanno scassinato un bar in via Mario Gori. I poliziotti della volante niscemese  erano intervenuti perchè erano stati segnalati dei rumori sospetti provenienti dall’interno del locale, sebbene quel locale fosse stato ormai chiuso da alcune ore. Le forze dell’ordine hanno accertato  il taglio netto e regolare alla rete metallica in modo tale da consentire l’agevole passaggio di una persona. Nel frattempo è intervenuta prontamente anche una gazzella dei carabinieri in modo tale da precludere agli autori ogni via di fuga. Gli operatori, congiuntamente, effettuavano una accurata ispezione dei luoghi.

Destava sospetto una autovettura, una Lancia Y, posizionata nei pressi della finestra. All’interno di quel veicolo, si notava la presenza di un soggetto sdraiato lungo il sedile, per dissimulare la sua sagoma, il quale veniva sottoposto a controllo. Questi, esprimendosi in dialetto catanese, asseriva che si trovava in attesa di una signora della quale non intendeva fornire le generalità per non comprometterla. Il suo atteggiamento, la sua mimica, nonché l’inverosimile versione dei fatti fornita,  ingenerava non pochi sospetti tant’è che si procedeva alla perquisizione del veicolo, rinvenendo una cesoia di grosse dimensioni ed una torcia.  I procedenti, pertanto, trattenevano il soggetto, per accertamenti. Giunto poco dopo il titolare, unitamente a questo, gli operanti facevano ingresso nel locale in parola, individuando, all’interno del vano adibito a bagno, due persone, successivamente identificati per due degli odierni arrestati.

In quella circostanza, venivano trovati, sparsi nel locale  di oggetti atti allo scasso come tronchesi, palanchini, chiavi meccaniche e cacciavite utilizzati, sia per fare accesso nel locale, ovvero per tagliare la grata in rete metallica, nonché per forzare il registratore di cassa e probabilmente anche per tentare lo scasso delle numerose macchinette da gioco tipo Slot, ivi installate, e recuperare gli incassi delle giocate. Venivano rinvenute anche delle monete all’interno di un sacchetto, asportate dai malviventi dal registratore di cassa. Nel corso della perquisizione, indosso ad uno dei soggetti, veniva rinvenuta la somma di euro 185.00 suddivisa in banconote di vario taglio.   Tutto il materiale sopra descritto, pertinente alla azione delittuosa, di furto veniva sequestrato penalmente, mentre il denaro veniva riconsegnato alla persona offesa con relativo verbale.

I soggetti di origine catanese, emergendo a loro carico delle precise responsabilità penali, venivano dichiarati in stato di arresto.

Gli arrestati, ed in particolare due di loro risultano gravati da pregiudizi di polizia anche per gravi reati contro il patrimonio, gli stupefacenti, più volte colpiti da misure cautelari, arresti in flagranza, condanne, anche recenti.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano tradotti presso la Casa Circondariale di Gela, a disposizione del Sost. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Gela, dott.ssa Cannatà, che coordina le indagini. Gli arrestati sono tutti difesi di fiducia dall’avv.to Maria Caltabiano del Foro di Catania.

 

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