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Mussomeli,Cinemanfredi aperto a Natale, ma gli scavi distruggono la strada appena bitumatata

Redazione

Mussomeli,Cinemanfredi aperto a Natale, ma gli scavi distruggono la strada appena bitumatata

Dom, 23/11/2014 - 08:17

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Cinema 0002MUSSOMELI – Solo un mese fa, operai di un’impresa avevano bitumato quel pezzo di strada. Adesso, altri operai e di un’impresa differente, quella via l’hanno solcata con un nuovo scavo. Ha quasi dell’incredibile quanto sta accadendo in via Palermo. I lavori per portare l’energia elettrica al redivivo Cinema Manfredi hanno, per forza di cose, cancellato quanto di buono era stato fatto con la bitumatura dell’arteria, che ai meno familiari con l’urbanistica mussomelese è bene ricordare trattarsi della principale. Si poteva aspettare un mese. Si poteva attendere la conclusione dei lavori compiuti da parte dell’Enel. Ed invece si è prima asfaltato, e poi il manto appena rinnovato è stato inciso. Uno scavo realizzato per trasferire la corrente dal mega trasformatore, posizionato in piazza della Repubblica, fino al Manfredi. La linea elettrica ha già solcato via Madonna di Fatima e ora via Palermo. Adesso toccherà a piazza Umberto accogliere gli escavatori. Un’opera, dicono dal Comune, comunque essenziale per fornire l’energia elettrica utile al fabbisogno del cinema. Ultima grande opera propedeutica all’apertura della struttura da poco restaurata. Il sindaco Salvatore Calà intanto non fa mistero della sua ambizione: inaugurare il mitico Manfredi per Natale. “Non nascondo il mio obiettivo di potere tagliare il nastro del Cineteatro con un grande concerto di Natale. Uno spettacolo in cui si possano valorizzare i nostri talenti migliori. Magari con la presenza di qualche personaggio illustre. Sarà l’assessore Enzo Nucera a curare l’evento che sarà prestigioso e che servirà a tenere a battesimo una struttura altrettanto prestigiosa”. Per Calà potrebbe rivelarsi un colpaccio; potrebbe entrare nella storia recente del paese. Riconosce il significato di ridare ai mussomelesi il Manfredi prima della conclusione del suo mandato. “E’ il desiderio del mio ultimo Natale” afferma. Poi però aggiusta il tiro della battuta, ed aggiunge il condizionale. “Non è nemmeno detto che si tratti del mio ultimo Natale da sindaco. Io sono un soldato, lo dico da giorni, se la mia ricandidatura dovesse essere utile io di certo non mi tirerò indietro”. Insomma l’obiettivo di Calà è quello di potere tagliare il nastro con le proprie mani, e non essendo un veggente, non potendo prevedere il proprio futuro, per mettersi al sicuro, fissa la data dell’inaugurazione entro maggio. Mese in cui ricadrà la naturale scadenza del suo mandato. Anche se poi, sogna di tagliare quel nastro sotto l’albero.