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Caltanissetta, fermati due nigeriani: indagati per rapina, lesioni e tentata violenza sessuale

Redazione

Caltanissetta, fermati due nigeriani: indagati per rapina, lesioni e tentata violenza sessuale

Sab, 22/11/2014 - 11:01

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CALTANISSETTA – Ieri 21 novembre, la Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà due cittadini nigeriani W.M. di 30 anni, residente a Caltanissetta e A.P. di 29 anni, residente a Piazza Armerina (EN), poiché ritenuti responsabili di rapina aggravata in abitazione con l’uso di armi improprie, lesioni personali aggravate e tentata violenza sessuale aggravata dall’abuso delle condizioni di inferiorità della vittima tenuta in ostaggio con l’uso di armi improprie.
La 4^ Sezione Reati contro il Patrimonio e Delitti contro la P.A., della Squadra Mobile di Caltanissetta guidata da Marzia Giustolisi, ha fatto luce su una rapina aggravata commessa lo scorso 22 settembre 2014, in danno di una cittadina nigeriana D.S. di 25 anni, residente nel centro storico di Caltanissetta.
In particolare nelle prime ore della notte di quel giorno di fine settembre 2014, la vittima D.S., una ragazza nigeriana di 26 anni, mentre si trovava in casa da sola, sentiva sfondare la porta di ingresso della sua abitazione e subito dopo facevano irruzione due suoi connazionali, i quali armati di bastone, coltello ed una bottiglia di vetro frantumata la percuotevano selvaggiamente, costringendola a spogliarsi ed ad inginocchiarsi cercando di abusare sessualmente di lei.
La violenza non veniva consumata solo grazie all’intervento di altri amici suoi connazionali, ai quali la vittima aveva richiesto aiuto telefonicamente, appena sentito i rumori dalla porta che i criminali stavano iniziando a sfondare con calci e pugni.
Gli amici della vittima riuscivano a mettere in salvo la giovane nigeriana e tutti si allontanavano per chiedere aiuto alla Polizia.
Quando la donna rientrava in casa accompagnata dai poliziotti constatava che i suoi due aggressori le avevano messo a soqquadro tutto l’appartamento e che le erano stati rubati degli alimenti ed una somma di duecento euro.
A quel punto si metteva in moto la macchina investigativa della Sezione Antirapina della Mobile nissena, la quale nel corso di un mese, a seguito di serrate e tradizionali indagini riusciva ad individuare i due criminali che venivano riconosciuti sia dalla vittima e dai suoi soccorritori, non lasciando alcun dubbio sulla loro colpevolezza, per cui venivano denunciati, in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria competente.

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