Salute

Trasparenza e governo della città. “Abbiamo sete di normalità e fiducia nelle istituzioni”

Michele Spena

Trasparenza e governo della città. “Abbiamo sete di normalità e fiducia nelle istituzioni”

Mar, 28/10/2014 - 23:00

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imageCALTANISSETTA – Stiamo attraversando un momento complicato per tutti. Molti hanno perso il lavoro, molti hanno un lavoro, ma solo sulla carta. I più si sono trasformati in funamboli dove la distanza tra una vita normale ed il baratro si misura nella fune sulla quale camminano.

Chi di noi ha figli vive con inquietitudine ed angoscia la propria incapacità di poter offrire Loro delle certezze, come invece i nostri Genitori sono stati capaci di fare con Noi.

Da giugno abbiamo una nuova Amministrazione Comunale, che è stata capace di regalarci tante speranze, che purtroppo sopravvivono ancora oggi dopo meno di cinque mesi di governo più per la voglia di aggrapparci a una qualsiasi certezza, che per una razionale consapevolezza.

Nei momenti di incertezza è confortante sapere che chi ci governa e quindi si occupa delle nostre cose, ha una marcia in più e delle qualità morali ineccepibili.

Nel tempo abbiamo imparato ad accontentarci che siano persone normali, dai ragionamenti semplici, comprensibili, lineari; non superman, quindi, ma solo persone perbene, con cui condividere schiette argomentazioni nel pubblico interesse, che alla fine è anche privato. Se le cose vanno bene in generale, vanno bene anche per il singolo. E’ tutto li’

Le vicende di questi giorni stanno contribuendo a spezzare quella fune dove camminiamo, ultimo presidio di salvezza dalla “caduta nel burrone”.

imageL’opposizione in Consiglio Comunale, e tanti Cittadini che borbottano in silenzio, interdetti nel parlare forse più per paura di dover ammettere di avere scoperto una cosa spiacevole, che per carineria nei confronti dei nostri amministratori, hanno fatto emergere una serie di spiacevoli possibili “incompatibilità” in cui i nostri assessori sarebbero incorsi nell’esercizio delle loro funzioni.

Tuona l’opposizione di Forza Italia e Nuovo Centro Destra, che non ci risparmia pedanti e noiosi comunicati che citano con dovizia di particolari ogni norma di legge violata, più per dimostrarci quanto erano e sono bravi, che per risolvere l’”arcano”, incomprensibili anche per noi addetti ai lavori, figuriamoci per il Cittadino comune, che, poveretto, ha già tanti problemi.

L’Amministrazione da parte Sua si difende scegliendo la strada della persuasione messianica, più che le ragioni di diritto che la opposizione gli addebita. Questo naturalmente  allarma non poco.

L’Assessore Centorbi richiama l’opposizione a parlare di interessi della Città, al confronto, alla collaborazione, un atteggiamento di chi ritiene innaturale ed irritante che qualcuno la possa pensare diversamente, si infastidisce per le interrogazioni e per le critiche.

L’Assessore Pastorello ci delizia con le sue arringhe da avvocato difensore, incarico che ormai ha assunto nei confronti di tutti i suoi colleghi Assessori con grande capacità persuasiva. Abbiamo sentito domenica, da “Tony Accesi” su Radio CL1, come sia stato abile nel rappresentare il Vice Sindaco Castiglione,che assentandosi, a nostro modesto avviso, ha perso l’occasione di fare chiarezza, nella vicenda di pubblico dominio del marito, che svolgerebbe l’incarico di consulente retribuito per la sicurezza sul lavoro, nei confronti del Comune di Caltanissetta.

Ma di tutto questo pensiamo di rappresentare il sentire del cittadino comune nel dichiarare la nostra stanchezza, ed il nostro desiderio di normalità, che opera su un livello di buon senso, del padre di famiglia, che comunque non può esimerci da chiedere, a nome anche di tutti i nostri silenziosi lettori, se è normale che il marito di un vice sindaco sia consulente retribuito nello stesso comune, di cui per altro l’Amministrazione di cui fa parte è portabandiera dell’uso dei consulenti gratuiti?

Se è normale che un assessore che si occupa di affari legali sia contemporaneamente componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che in questo momento “litiga” con il Comune di Caltanissetta per non avere permesso l’attivazione l’Avvocatura Comunale (che in soldoni ci farebbe risparmiare un bel gruzzoletto di parcelle, per destinarle, perché no alle strade dissestate)?

Se è normale che si possa concepire che parenti e\o amici di Amministratori del nostro Comune e\o società agli stessi riconducibili possano avere rapporti economici con il Comune di Caltanissetta?

Queste sono le domande che ci poniamo, senza malizia, e con l’umiltà di chi non ha certezze e si limita solo a raccontare i fatti,umiltà che comunque non ci impedisce di rappresentare l’opinione che la trasparenza vada praticata non solo con l’interpretazione più o meno forbita o furba di norme di legge, ma con comportamenti esemplari da chi ci amministra e costituisce un modello per noi e per i nostri figli.

Chi è oggi designato a darci quelle poche certezze di cui possiamo nutrirci, una tra tutte, la più importante, la fiducia nelle Istituzioni, deve quindi non solo essere trasparente, ma più di ogni altra cosa lo deve pure apparire.

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