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Santa Caterina Villarmosa, gli operatori del settore edile scrivono al Sindaco: “Dissenso e amarezza per la sua decisione”

Redazione

Santa Caterina Villarmosa, gli operatori del settore edile scrivono al Sindaco: “Dissenso e amarezza per la sua decisione”

Sab, 25/10/2014 - 11:03

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edili2SANTA CATERINA VILLARMOSA – Sig. sindaco con questa lettera aperta intendiamo esprimerle il nostro dissenso e la nostra amarezza in merito alla decisione, di qualche giorno fa di ricorrere all’espediente amministrativo dell’affidamento diretto di un lavoro riguardante la sistemazione delle caditoie di via San Giulio per un importo di circa 30.000 euro. Vorremmo innanzi tutto premettiamo che, non facciamo parte di nessun gruppo politico e che a scriverle sono padri di famiglia che operano nel settore dell’edilizia e che stremati dall’ormai gravissima mancanza di lavoro si trovano nella terribile condizione di valutare qualsiasi opportunità lavorativa che si presenti nel nostro piccolo paese, specie quando questa è di evidenza pubblica, una briciola che serve per lenire lo stato di disagio che affligge le nostre imprese. Signor sindaco vorremmo tanto sperare che ad indurla a questa decisione, e cioè, di permettere al. suo ufficio tecnico di ricorrere all’affidamento diretto dei lavori in oggetto siano stati la necessità e l’urgenza, e che ella non abbia avuto il tempo di avviare le normali procedure che regolamentano una normale gara di appalto. Il nostro dissenso, e ci teniamo a precisarlo, non è rivolto al collega affidatario dei lavori, persona proba che stimiamo e apprezziamo, tantissimo, ma è riferito alla sua specifica funzione di primo cittadino, garante dei diritti di tutti i caterinesi a sostegno dei quali lei dovrebbe essere la roccaforte inespugnabile. stante alle evidenze, signor sindaco a no! Purtroppo non sembra così e sono i fatti ad indurre a pensarlo. L’esclusione aprioristica di tutti a favore di uno basta, secondo noi, per creare legittimi dubbi” sulla reale necessità di agire come il comune di Santa Caterina ha agito in funzione di questi lavori. Si certo, 30.000 euro non risolvono nulla non cambiano il destino di una famiglia e non fanno certo la fortuna di una impresa. Ma se un padre ha dei figli e solo un pasto da somministrargli , quel padre che ha nel cuore il destino di quei suoi figli non sceglie di dare, il pasto a uno solo di essi , quel padre fa in modo di distribuirlo a ciascuno dei propri figli incominciando sempre dai più bisognosi.

 Vede signor sindaco una volta capitava spesso quando ancora in paese si lavorava che in certe famiglie, dopo avere finito i lavori non era raro avvertire un certo disaggio specie quando si trattava di presentare il conto delle lavorazioni magari si era capitati nella casa del papà del. fidanzato di una nostra cara amica di famiglia e capirà bene l’imbarazzo noi provavamo a fargli pagare il prezzo corrente di quelle lavorazioni. ma noi signor sindaco spiegavamo che c’era di mezzo il pane ,che era il nostro lavoro, e che il prezzo richiesto era corrispondente alla prestazione lavorativa messa in opera. spiegavamo che non si poteva fare alcuno strappo perché c’era il pane dei nostri figli in discussione. ovvio che ogni riferimento all’esperienza succitata è puramente casuale. sulla correttezza e sulla certezza di quanto lei, signor sindaco abbia tutti noi nel cuore non abbiamo ormai alcun dubbio. Nella speranza e nell’attesa che ella ci possa illuminare e farci capire perché il suo ufficio abbia scelto che per la realizzazione di questi lavori. andava esperita la somma urgenza e quindi l’affidamento diretto le inviamo i nostri più deferenti saluti.

Gli operatori del settore edile di Santa Caterina Villarmosa

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