PALERMO – Un documento del comandante generale dell’Arma dei carabinieri Antonio Viesti – agli atti del processo di Palermo sulla trattativa Stato-mafia -, indirizzato al Servizio segreto militare il 20 giugno ’92, segnalava che dopo Falcone (ucciso il 23 maggio a Capaci) l’obiettivo della mafia sarebbe stato il procuratore aggiunto di Palermo Paolo Borsellino, che “correrebbe seri pericoli – si legge nel documento – per la sua incolumità a causa delle ultime inchieste sulla mafia trapanese”. (Fonte ansa.it)
Palermo, processo trattativa Stato-mafia: per Carabinieri Borsellino rischiava
Sab, 25/10/2014 - 19:17
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