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NCD: “Delibere aliquote tasi e delibera regolamento IUC del Comune di Caltanissetta. L’Allegoria del cinismo e della superficialità”

Redazione

NCD: “Delibere aliquote tasi e delibera regolamento IUC del Comune di Caltanissetta. L’Allegoria del cinismo e della superficialità”

Sab, 20/09/2014 - 11:03

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scrivere-webCALTANISSETTA – Ci dispiace per tutti i benpensanti che hanno deprecato ed osteggiato con ogni mezzo l’opposizione responsabile di questo coordinamento cittadino. Ci dispiace di dover aprire ancora una volta la dolorosa ferita della nefasta manovra fiscale che è riuscita a ribaltare la condizione di Comune con meno prelievo fiscale d’Italia con l’Amministrazione precedente, ad uno dei primi con l’attuale. Ci scusiamo con la nostra Cittadinanza, se a causa della nostra esiziale forza politica, non siamo riusciti a fare in modo che andasse diversamente.

Ci dispiace di aver provocato le ire del Presidente della Commissione Bilancio e del suo pregiatissimo schieramento politico, per avere  più volte rimarcato che è inammissibile che un regolamento arrivi in Consiglio Comunale senza parere della Commissione, ed ancor di più che Lo Stesso non possa aver avuto un’adeguata e risolutiva interlocuzione con il Suo Assessore di Riferimento.

Ci dispiace per avere sprecato tempo a suggerire, inascoltati, tante misure di spending rewiew sulla scorta della certamente impopolare, ma virtuosa esperienza amministrativa precedente, sicuramente meno “empatica”, ma egualmente più concreta.

Ma ci dispiace ancora di più dovere constatare ancora una volta, che la parola d’ordine di questa manovra fiscale è  superficialità. Si cari Concittadini, una tanto irresponsabile quanto cinica superficialità, inaccettabile ed offensiva.

Abbiamo già parlato del elenco di “curiosità” che è partito dal fondo anticipazione spettacoli, e passando dalla mancata pubblicazione delle tabelle delle aliquote tari e iuc all’albo pretorio, è approdato al lido ‘sicuro’ della applicazione delle aliquote massime consentite dalla legge, che si unisce ad una consapevole disapplicazione di ogni da noi suggerita forma di contenimento della spesa.

L’ultima scoperta in ordine di tempo, che riteniamo credibilmente già nota agli addetti ai lavori, è la vistosa incongruenza che si è determinata nella delibera di Consiglio Comunale n° 15 dell’ 8.9.2014 che statuisce le aliquote TASI da applicare. Da un’esame del regolamento che disciplina  la IUC approvato con delibera n.14 è stridente l’incongruenza tra il disposto dell’art. 15 comma 4 che prevede l’esenzione dell’imposta per i fabbricati rurali, e la delibera  n° 15 successivamente adottata, che invece prevede l’applicazione dell’aliquota dell’ 1 per mille.

Non reitereremo considerazioni politiche, perché è palese la disattenzione dimostrata nei confronti dei tanti coraggiosi che ancora oggi ritengono di dover vivere dell’economia rurale, che andrebbe capillarmente rilanciata.

Riteniamo però, che le arringhe di soggetti che a diverso titolo gridavano allo scandalo quando l’Amministrazione Campisi, con un comune sull’orlo del dissesto aveva provato ad aumentare le imposte solo per garantire un minimo di servizi alla cittadinanza, abbiano oggi un suono sinistro ed inquietante, ancor più quando oggi, gli stessi soggetti, si intestano “il gran lavoro” effettuato che ha avuto come risultato l’offrirci sul piatto d’argento una “indigesta” stangata fiscale, rispetto alla quale arrivano addirittura a richiamarci accoratamente all’obbedienza ed al senso di “responsabilità e condivisione”.

Ma questo suono sinistro diventa addirittura beffardo per i cittadini, quando “il gran lavoro” che rivendicano e ci propinano puntualmente, ha come risultato, nel caso dell’evidente errore commesso, la produzione di una grave incertezza normativa, suscettibile di produrre contenzioso al Comune, con un aggravio di costi per la collettività.

Crediamo che gli autori di questo gigantesco “pasticcio” dovrebbero trarre le debite conseguenze della loro azione amministrativa e delle proprie responsabilità politiche, ma ancor più nel dichiarato obiettivo della pubblica partecipazione, avrebbero il sacrosanto dovere di informare la cittadinanza e date le dovute informazioni correttive.

Noi insisteremo, pur nel perimetro della nostra limitata forza politica, a farci sentire ed a continuare, nonostante sia avvilente mendicare un po’ di ascolto a fare proposte costruttive, sostenendo anche, laddove l’Amministrazione porterà avanti iniziative positive per la Cittadinanza.

 Il coordinamento cittadino

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