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Caltanissetta come Nizza, riflessioni di un lettore: “Disponibilità e gentilezza, secondo atto”

Redazione

Caltanissetta come Nizza, riflessioni di un lettore: “Disponibilità e gentilezza, secondo atto”

Dom, 21/09/2014 - 10:45

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Corus Saleya

Cours Saleya

CALTANISSETTA – Approfittando di questo fermento attorno al progetto “ La Grande Piazza” ed in particolare sulla chiusura della direttrice Corso Vittorio Emanuele,  dalla quale questa volta,  rispetto alla chiusura  di qualche anno fa del Corso Umberto (direttrice viale regina Margherita)  si è visto superare le vecchie divisioni delle categorie professionali  e lottare invece compatti per il bene comune; trovando in ciascuna delle categorie rappresentate, una maggiore consapevolezza sulla democrazia partecipata.

La realizzazione degli interventi proposti nel breve, medio e lungo  termine dal Comitato cittadino dell’UDC, consentirà di preservare l’identità, i valori culturali  , storici e al riutilizzo del patrimonio edilizio, permetterà al cittadino di riappropriarsi del centro storico. Riprendo l’argomento già trattato il 19 maggio 2013 nella quale mettevo a confronto il mercato giornaliero di Corus Saleya (molto animato anche di sera) della vecchia città di Nizza (Fr) dove ogni mattina questo antico spiazzo  si anima con  il suo mercato di frutta e verdura  è il nostro mercato Strata ‘a foglia. Questa volta, chiudendovi  gli occhi ,vorrei, rimettere a confronto il centro storico di Nizza e il nostro, con particolare riguardo al Corso Umberto, partendo dalla Piazza Garibaldi fino all’inizio del Viale Regina Margherita. Si dice che il turismo nacque qui, sulla Riviera Francese nel XVIII° secolo quando aristocratici inglesi, russi e americani raggiungevano Nizza per passare le vacanze. In questa regione gli inverni sono miti e la gastronomia è ottima. Nizza è una città molto turistica ma, se ci si addentra nel centro storico si possono ancora osservare scorci di vita della Nizza tradizionale. Girando per le stradine colme, ci si sente un po’ come in Sicilia, lungo le viuzze dai colori pastello, strette della vecchia Nizza, con i vestiti appesi ad asciugare in strada e le persone che si parlano da un balcone ad un altro, si osservano, allo stesso tempo, affreschi e altri elementi artistici tipici delle facciate del centro .I negozi di souvenir mescolati alla perfezione con botteghe che sanno di tempi antichi, di bontà insuperabili e di qualcosa di speciale, si pensi ai negozi di formaggii o quelli di vino; poi, quando lo stomaco brontola , c’è l’imbarazzo della scelta tra i cibi tipici e di strada per esempio: la sozza, una farinata di ceci rigorosamente accompagnata da un bicchiere di rosé; la marmite de moules marinades (una pentola piena di cozze marinate) oppure cozze al guazzetto. Questo,potrebbe essere il Corso Umberto, ripopolato di tanti negozi con prodotti tipici di Caltanissetta per esempio: le panelle,crocchette, oppure le tante specialità di trippa , sanguinaccio o la classica tazza di ceci il tutto accompagnato da tanta disponibilità e gentilezza. Le tante viuzze che ricadono sul territorio dovranno essere  rivalorizzate in modo da allungare la scelta e la passeggiata(creando delle piccole aree di sosta). Il tutto dovrà essere accompagnato da un grande patto sociale tra proprietari, artigiani e Amministrazione Comunale. Meditate gente.

Carlo Sorbetto