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Gela, incentivati i servizi di prevenzione e contrasto all’abusivismo e alla contraffazione: sequestrati oltre 10mila articoli

Redazione

Gela, incentivati i servizi di prevenzione e contrasto all’abusivismo e alla contraffazione: sequestrati oltre 10mila articoli

Sab, 30/08/2014 - 09:56

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sequestripl2GELA – Nella serata di giovedì 28 agosto, in Gela, analogamente a quanto avvenuto mercoledì scorso, è scattato un servizio interforze di prevenzione e contrasto all’abusivismo e alla contraffazione disposto dal Questore di Caltanissetta Filippo Nicastro e coordinato dal Dirigente del Commissariato di P.S. di Gela Francesco Marino, che ha visto impegnati oltre la Polizia di Stato anche l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Municipale.

Il servizio, mirato anche al contrasto delle contraffazioni di marchi e di segni distintivi, nonché per la verifica della corretta osservanza delle disposizioni legislative in materia di diritti d’autore e illecita duplicazione, dopo il mercatino di Via Settefarine, stavolta si è svolto nell’area del lungomare Federico II di Svevia, nelle ore serali invasa dagli ambulanti abusivi.

Nella circostanza i poliziotti hanno sottoposto a sequestro la seguente merce abusiva e contraffatta: circa 10.000 articoli di bigiotteria, circa 200 giocattoli per bambini, 1600 cover di telefonini, vari articoli tra cosmetici, accessori, cinture e borsette e borsellini da donna.

Tutta la merce sequestrata presentava imperfezioni di produzione, nonché scarsa manifattura non conforme ai marchi originali ma tale da indurre in inganno gli acquirenti. I poliziotti hanno elevato 11 contravvenzioni, ai sensi della Legge Regionale 28/1999, per assenza di autorizzazioni al parcheggio, 2 contravvenzioni per mancanza di autorizzazione di licenza amministrativa, 6 contravvenzioni per omessa installazione di misuratori fiscali.

Nelle prossime settimane continueranno i controlli per arginare il fenomeno al fine di arginare l’abusivismo commerciale, fenomenologia di costume che tuttavia rappresenta un forte elemento di turbativa all’economia legale, con conseguenze negative sul piano della sicurezza e, talvolta, anche sull’ordine pubblico.

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