CALTANISSETTA – Dal 10 aprile scorso Caltanissetta non gode del servizio pubblico di trasporto urbano.
E’ probabilmente l’unica città al mondo, comprese anche le aree più disagiate dell’africa o del medioriente a lasciare gli autobus in garage e non garantire la mobilità ai cittadini.
Uno scandalo di dimensioni impressionanti ma che non è meno vergognoso del silenzio che avvolge questo disservizio.
Non volevamo essere pressanti e critici verso la nuova Amministrazione Comunale di Caltanissetta perché è giusto che un nuovo Sindaco abbia il tempo per organizzarsi e mettere in atto il suo programma, ma l’immobilismo e l’apatia generale che caratterizza e regna attorno a questorilevante problema lascia davvero di stucco e ci costringe ad alzare la voce non solo verso il Sindaco ma anche verso le forze politiche e istituzionali presenti a Caltanissetta.
I cittadini non possono più raggiungere il centro, le periferie, l’ospedale; le famiglie che non hanno auto hanno difficoltà di ogni tipo e non pensiamo soltanto agli approvvigionamenti, il centro storico è ormai anch’esso offlimit.
E’ una vergogna colossale, a prescindere dai ruoli e dalle funzioni, dai mancati pagamenti o dalle prese di posizione sterili e irresponsabili.
A questo punto Sindaco e Prefetto procedano alla precettazione perché non è possibile privare i cittadini nisseni di un servizio come il trasporto pubblico, in attesa di definire una volta per tutte come pagare i crediti ormai esageratiavanzati dalla Scat.
Un poco di autorità nelle’esercizio delle rispettive funzioni! Un minimo di decenza e rispetto nei confronti dei nisseni e si ridia subito vita ad un servizio vitale per la città.
Ma se questo rappresenta un intervento immediato si cominci a pensare a quello che Caltanissetta Protagonista da sempre auspica e ora invoca: una società unica di gestione del servizio di mobilità urbana, integrando il trasporto pubblico (da incoraggiare in tutti i modi) con i parcheggi e i controlli.
Se questa non vuole essere la strada da seguire, o non può essere seguita per manifesta incapacità (la volontà infatti secondo noi non manca) allora si dica cosa si vuole fare.
Caltanissetta Protagonista