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Riqualificazione Corso Vittorio Emanuele: l’amministrazione Campisi prevedeva disagi minimi. Discutibili le decisioni attuali

Redazione

Riqualificazione Corso Vittorio Emanuele: l’amministrazione Campisi prevedeva disagi minimi. Discutibili le decisioni attuali

Ven, 29/08/2014 - 14:32

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ncdCALTANISSETTA – Ci associamo al garbato e ragionevole appello all’Amministrazione effettuato stamane dai consiglieri comunali Oriana Mannella e Toti Petrantoni, invitando l’amministrazione comunale a riconsiderare la chiusura di Corso Umberto per la durata dei lavori di riqualificazione di Corso Vittorio Emanuele.

Per un giusta esposizione dei fatti, ricordiamo che l’amministrazione guidata da MicheleCampisi, alla quale spetta la paternità dell’opera avendo seguito l’intero iter dal reperimento del finanziamento alla gara d’appalto, avviò con i commercianti e i residentidelle zone interessate una concertazione di cui si è fatta positiva menzione anche in un recente incontro tenutosi tra gli stessi ed il coordinamento del nuovo centro destra. L’accordo poneva come priorità le evidenti esigenze di commercianti e residenti, addivenendo quindi alla soluzione di eseguire l’opera in due sotto cantieri: il primo tra ViaBerengario Gaetani e Piazza Garibaldi, ed il secondo tra Via XX Settembre e ViaBerengario Gaetani.

La soluzione ideata avrebbe reso minimi i disagi agli utenti coinvolti e oggi con notevole sorpresa non si comprende perchè non sia stata neanche presa in considerazione dall’assessore Amedeo Falci, il quale ha di contro dichiarato di non essere ad oggi in grado di quantificare i danni che subiranno i gli operatori commerciali a causa dell’esecuzione dei lavori, confermando una programmazione quanto meno discutibile e che certamente espone il Comune di Caltanissetta ad azioni di risarcimento da parte degli operatori commerciali e dei residenti, per i quali, ricordiamo, la Giunta Campisi aveva approntato delle seppur minime misure compensative, che avevano reso un po’ più accettabile il disagio recato durante i lavori di Corso Umberto.

Riteniamo che l’assessore Falci, con l’aiuto degli Uffici competenti dovrebbe effettuare una seria e rigorosa proiezione delle conseguenze della via dei “non accorgimenti” intrapresa, che di fatto, dopo settimane di studi e proposte “coraggiose”, si è limitata alla banale soluzione di chiudere la strada e deviare il traffico, a cui si aggiunge la “necessità” di tenere chiuso corso  Umberto I motivandola semplicemente con la frase:  “faceva parte del programma elettorale!”. Ci auguriamo, anche se con molti dubbi,  che il programma continui a rappresentare anche per il futuro un elemento immutabile da attuare e con la stessa volontà manifestata in questa occasione.

Il Nuovo Centro Destra è assolutamente favorevole alla chiusura del centro storico, ma ritiene che la stessa debba adottarsi, previa concertazione, non solo con i commercianti, ma anche con i residenti, adottando le necessarie misure che consentano agli stessi di accedere alle proprie abitazioni per garantire le normali funzioni della vita quotidiana.

Si ritiene peraltro che la fase attuale di cantierazione dei lavori appaltati dalla giunta Campisi, che vede oggi il cantiere della Provvidenza e Corso Vittorio Emanuele e che vedrà a breve anche l’apertura del cantiere per la realizzazione del museo di artecontemporanea che interesserà salita Matteotti, nonchè la riqualificazione della Piazza adiacente a Palazzo Moncada, con la demolizione dell’edificio antistante, esige il perfezionamento della già avviata programmazione complessiva, e della quale dobbiamo putroppo registrare un netto segno di passo a favore di soluzioni tampone, non risolutive ed addirittura dannose.

Invitiamo pertanto l’amministrazione ad una maggiore cautela ed attenzione nell’adottare soluzioni che potrebbero addirittura provocare ulteriori “fughe” di abitanti dal centro storico verso altre zone della città, vanificando così il processo di rigenerazione urbana pervicacemente portato avanti dal Sindaco Campisi con la collaborazione dagli assessoriFailla, Giarratano e Milazzo grazie ad azioni concrete e risorse finanziarie “certe”provenienti da fonti esterne al Comune di Caltanissetta.

Il coordinamento cittadino del NCD

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