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Un lettore: “Caltanissetta vista da facebook”

Redazione

Un lettore: “Caltanissetta vista da facebook”

Mar, 29/07/2014 - 00:47

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Maurizio Falsone

Maurizio Falsone

Giovanni Ruvolo me lo ricordo una decina di anni fa col fazzolettone e i pantaloncini corti da boy scout intento a partecipare ad insoliti “bands” nelle campagne e nei boschi del nisseno, Marina Castiglione me la ricordo nello stesso periodo al liceo classico R. Settimo, attenta alle questioni degli studenti e dell’istituto, anche se non protagonista delle sue vicissitudini e degli accesi dibattiti che ancora riuscivamo a stento ad animare, Lorenzo La Rocca me lo ricordo – ancora una volta al liceo classico – sempre presente alle famigerate assemblee di istituto che, da rappresentante, avevo il compito di convocare e alle inevitabili occupazioni stagionali della scuola, mai col piglio del politicante o del movimentista, ma sempre pronto, con umiltà e addirittura timidezza, a dire la sua e a dare un contributo fattivo,quando lo riteneva davvero utile.

Non sono esattamente dei politici di professione, non sembranonemmeno dei raffinatissimi strateghi e ideologi della politica, né d’altra parte hanno mai assunto le comode vesti dei professionisti dell’anti-politica. Nessuno di loro è diretta promanazione di un partito o di un movimento politico tradizionale, né i loro profili possono essere accostati ad un notabilato locale influente. Tutti e tre, però, sono sempre stati cittadini responsabili, curiosi, pronti a spendersi se possibile, ma al di fuori di sodalizi politici o di interesse. Oggi il primo è sindaco, la seconda vice-sindaco, il terzo consigliere comunale di Caltanissetta.

E’ un esempio di società civile al potere (locale). Anzi, di più. Avedere il profilo facebook del Sindaco, si potrebbe pensare che al più alto scranno del Comune siede un ingenuo propugnatore dell’imagination au pouvoir, capace di resocontare ogni giorno il suo lavoro, di convocare le riunioni di Giunta in giro per la città,di utilizzare un linguaggio pulito e chiaro, di farsi fotografare seduto fra le umilianti macerie della Provvidenza, di fare della sua pagina facebook un ricettacolo di richieste popolari di attenzione, di proteste, di richiami incredibilmente civili e costruttivi, in un Paese in cui l’aggressione verbale contro chi si occupa della cosa pubblica è lo sport nazionale e in una città dove, ad onor del vero,la diffidenza verso le istituzioni non sarebbe affatto ingiustificata.

Sembriamo lontani anni luce dalla Caltanissetta in cui a diventare Sindaco era il candidato, dalla eccessiva cadenza sicula, voluto dal parlamentare (ora ex) berlusconiano locale, a prescindere – con tutto il rispetto che si deve ad una brava persona – dalle competenze e da una precisa idea di città.

Penso che le ultime elezioni nissene, rappresentino un momento straordinariamente positivo per la città. Il progetto politico che ha vinto davvero queste elezioni (pur col sostegno opportunistico delpd e dell’udc) è rappresentato da persone che vogliono intercettare e reinterpretare un malcontento diffuso, la sfiducia verso irappresentanti anche locali dei partiti tradizionali, una disperazione sempre più diffusa dovuta alle tragiche condizioni economiche e lavorative di molte famiglie. Ma lo stanno facendo senza cedere al populismo e all’eversione, ed anzi con un atteggiamento e un contegno riconducibili chiaramente ad una cultura politica moderata. E’ questa, mi pare, la novità interessante. Tenere questo equilibrio non è affatto facile, né scontato, e in questo senso il contegno del Sindaco e di alcune altre persone a lui vicine, dovrebbe essere da esempio anche in altri contesti istituzionali e politici. Prova ne sia che una forza politica, tecnicamente eversiva, come il movimento cinque stelle,che a Caltanissetta poteva raccogliere percentuali di voti bulgare, ha raccolto poco e niente. La politica, allora, fatta da persone per bene, positive e concrete, può ancora sconfiggere l’anti-politica (non solo grillina).

E i partiti?

In questo contesto così favorevole, le vicende interne al Partito Democratico (perché degli altri partiti non mi pare ci siano notizie rilevanti), sono una fastidiosa nota stonata, non tanto per il merito dei conflitti interni che non conosco nemmeno bene, quanto perché i vari candidati eletti o non eletti hanno pure la sfrontatezza di invadere gli spazi della stampa locale con alterchi che, in realtà, non sono di alcun interesse per i cittadini e che sono la riprova della tendenza delle strutture di partito a chiudersi in una pericolosa e suicida autoreferenzialità. I litigi dei notabili del pdpotevano avere interesse in un sistema in cui i partiti sono davvero al centro della vita politica e sociale delle persone, ma oggi, che piaccia o no, non è così e ai partiti, spetta solo l’arduo compito di recuperare un ruolo importante ma perduto.

Chiedo scusa per la metafora, ma i vari rappresentanti dei circoli del partito, i candidati sconfitti e i vari consiglieri comunali del pd(che peraltro per la maggior parte sono giovani parenti di…),sembrano dei dinosauri e, a confronto, il sindaco e le altre persone che ho citato prima, sembrano dei cyberpunk provenienti dal futuro.

Comunque stiano davvero le cose, questa estate, forse per la prima volta, sarò curioso e contento di tornare in vacanza in una città, la mia, dove un gruppo di persone ha saputo reagire alla crisi della politica con una ricetta ben più interessante di quelle di cui si parla in altre parti del paese.

Maurizio Falsone

Pubblità Elettorale