Salute

Ordine degli ingegneri di Caltanissetta: approvato il nuovo codice etico

Redazione

Ordine degli ingegneri di Caltanissetta: approvato il nuovo codice etico

Mar, 22/07/2014 - 15:02

Condividi su:

Fabio Corvo

Fabio Corvo

CALTANISSETTA – Il  Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Caltanissetta, presieduto da Fabio Corvo, nella seduta del 14/07/2014 ha approvato il nuovo Codice Deontologico. Il Codice stabilisce che gli ingegneri della nostra provincia devono valutare il contesto in cui operano mettendo finalmente in discussione il principio “pecunia non olet”. Sarà dunque possibile sanzionare la consapevole partecipazione dei professionisti ad affari illeciti. Di seguito riporto tre articoli significativi che ritengo utile sottolineare:

4.6 L’ingegnere non cede ad indebite pressioni e non accetta di rendere la prestazione in caso di offerte o proposte di remunerazioni, compensi o utilità di qualsiasi genere che possano pregiudicare la sua indipendenza di giudizio.

4.7 L’ingegnere verifica preliminarmente la correttezza e la legittimità dell’attività professionale e rifiuta di formulare offerte, accettare incarichi o di prestare la propria attività quando possa fondatamente desumere da elementi conosciuti che la sua attività concorra a operazioni illecite o illegittime e palesemente incompatibili coi principi di liceità, moralità efficienza e qualità.

5.3 Costituisce grave violazione deontologica, lesiva della categoria professionale, ogni forma di partecipazione o contiguità in affari illeciti a qualunque titolo collegati o riconducibili alla criminalità organizzata o comunque a soggetti dediti al malaffare.

di seguito riporto la premessa al nuovo Codice deontologico.

Gli iscritti all’albo degli ingegneri della Provincia di Caltanissetta hanno coscienza che l’attività dell’ingegnere è una risorsa che deve essere tutelata e che implica doveri e responsabilità nei confronti della collettività e dell’ambiente ed è decisiva per il raggiungimento dello sviluppo sostenibile e per la sicurezza, il benessere delle persone, il corretto utilizzo delle risorse e la qualità della vita.

Sono consapevoli che, per raggiungere nel modo migliore tali obiettivi, sono tenuti costante-mente a migliorare le proprie capacità e conoscenze ed a garantire il corretto esercizio della professione secondo i principi di autonomia intellettuale, trasparenza, lealtà e qualità della prestazione, indipendentemente dalla loro posizione e dal ruolo ricoperto nell’attività lavorativa e nell’ambito professionale.

Sono altresì consapevoli che è dovere deontologico primario dell’ingegnere svolgere la professione in aderenza ai principi costituzionali ed alla legge, sottrarsi ad ogni forma di condizionamento diretto od indiretto che possa alterare il corretto esercizio dell’attività professionale impegnandosi, anche nell’esercizio della propria attività, a contrastare ogni forma di malaffare che è il terreno nel quale prosperano tutte le forme di criminalità ed in particolare quelle organizzate. Si impegnano altresì, in caso di calamità, a rendere disponibili le proprie competenze coordinandosi con le strutture preposte alla gestione delle emergenze presenti nel territorio.

Sono infine consapevoli che il procedimento disciplinare è promosso e condotto indipendentemente dall’intervento dell’Autorità giudiziaria nei confronti degli iscritti.

Sulla base di tali principi, in osservanza alla legge fondamentale ed in particolar modo ai se-guenti articoli della Costituzione:

– art. 4, comma 2: “ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la

propria scelta un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della

società”,

– art. 9: “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tu-tela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”,

– art. 41, commi 1-2: “l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana”,