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Le riflessioni di Richelieu: “L’opposizione di Sua Maestà ?”

Redazione

Le riflessioni di Richelieu: “L’opposizione di Sua Maestà ?”

Mar, 22/07/2014 - 14:16

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imageCALTANISSETTA – Quante opposizioni ci sono nel Consiglio Comunale di Caltanissetta? E, soprattutto, “opposizioni” a chi?

La vicenda dell’elezione delle presidenze delle Commissioni Consiliari sollecita qualche legittimo dubbio e qualche breve considerazione.

Qualche giorno fa un documento (un po’ criptico per la verità) dei gruppi consiliari del Polo Civico che ha concorso all’elezione del Sindaco Ruvolo, si rivolgeva agli altri gruppi di aggregazioni “civiche” presenti in Consiglio, per  “ lanciare l’idea di una più stretta collaborazione che superi gli artificiosi steccati dei simboli, sappia rafforzare il nuovo corso della politica nissena, per contare di più sulle scelte della politica siciliana”, affinché, addirittura, “il sogno di una Caltanissetta punto di riferimento del centro Sicilia e di raccordo con le aree frontaliere del mediterraneo diventi realtà.”

Questo orizzonte internazionale dell’iniziativa istituzionale del Polo Civico in questione, che sembrava privilegiare le rappresentanze non politiche o partitiche del Consiglio, in nome di ipotetiche “magnifiche sorti e progressive” del civismo e dei suoi esponenti nel mondo, è stato quindi la cornice ideale in cui si è iscritta l’operazione-Commissioni, impreziosita peraltro, secondo il Polo Civico, dal desiderio di un rapporto con le opposizioni contrassegnato dal “rispetto assoluto del ruolo delle minoranze come elemento fondamentale di controllo della maggioranza nelle attività  politico-amministrative.”

Risultato: due presidenze all’UDC, due al Polo Civico, una al PD, una a “Cambiare CL – il megafono Crocetta”, con tre Vicepresidenze a “Officine politiche” (una per ogni consigliere), e, dulcis in fundo, la presidenza della Commissione Trasparenza di nuovo a Officine  politiche nella persona di GianlucaBruzzaniti.

Atteso che le vicepresidenze, com’è giusto, sono state assicurate alle opposizioni, come mai 3 a Officine, due al M5stelle, una a NCD, senza considerare Forza Italia, o, tra i civici, Caltanissetta protagonista?

E come mai l’insistenza nel rapporto privilegiato con Officine, tanto da assegnare a Bruzzaniti anche la Commissione Trasparenza, presidio della legalità e della ineccepibile correttezza amministrativa di tutti gli atti della Giunta, oltre che del Consiglio, tralasciando la possibilità di assegnarla, per es., all’unico candidato Sindaco eletto tra i Consiglieri, e all’opposizione, e cioè Giovanni Magrì dei 5 Stelle? Sarebbe stata una mossa, oltre che elegante dal punto di vista istituzionale, anche utile a determinare un equilibrio diverso tra maggioranza (quale?) e opposizioni(quali?).

Peraltro, coerentemente, alla Vicepresidenza della Commissione Trasparenza è andata Annalisa Petitto, “opposizione” all’interno del PD, in perfetto (!?) stile Cencelli.

L’asse civico del futuro nisseno, l’architrave portante del progetto salvifico del Mahatma Ruvolo nel Mediterraneo è dunque fondato sull’intesa tra Polo Civico e Officine politiche, capitanate con consumata perizia dal duo Favata-Bruzzaniti, sperimentati, nelle passate legislature, saltatori acrobati da un gruppo all’altro, da un partito all’altro?

Per questo sono stati individuati come “l’opposizione” da privilegiare?

imageNel Parlamento più antico del mondo, che, con buona pace dei deputati regionali, non è quello siciliano ma quello di Westminster, esiste, istituzionalmente riconosciuta, “l’opposizione di Sua Maestà”, governo-ombra vigilante sugli atti dell’esecutivo ma, come è scritto, sempre “leale e fedele al Monarca”, di cui non mette mai in discussione la legittimazione. Questa espressione, nel lessico politico-istituzionale, è passata ad indicare le opposizioni di “servizio” che maggioranze forti riescono ad assicurarsi, allungando, sotto il tavolo, qualche briciola del potere. Come si faceva qualche volta nella prima Repubblica, e come si fa, da sempre, alla Regione Siciliana.

Vuole questo Sua Maestà di Magonza? Sicuramente le sue magliette fantasia fanno discutere quanto i cappellini pastello della Regina Elisabetta, ma ci vuol altro per essere, come lei, Sua Maestà Britannica, capo del Regno unito e dell’Impero.

Richelieu Richelieu

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