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Gela, strade gremite per la manifestazione Cisl: “La politica non abbandoni questa città”

Redazione

Gela, strade gremite per la manifestazione Cisl: “La politica non abbandoni questa città”

Lun, 28/07/2014 - 12:54

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imageGELA – Dal palco allestito in piazza a Gela, dove hanno parlato i rappresentanti sindacali al termine della manifestazione con migliaia di persone partecipanti, contro la chiusura della Raffineria, il segretario regionale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, lancia precisi segnali all’Eni, al governo nazionale e a quello regionale, e nel comizio di chiusura, oltre a ribadire le ragioni della piazza e di un’intera comunità, ha lanciato un appello e una proposta. L’appello all’Eni a ritornare sui suoi passi e la proposta al Governo regionale di vincolare le royalties petrolifere incassate, per lo sviluppo delle aree interessate.
“Qui oggi in piazza non c’è solo il sindacato. Ma i sindacati hanno portato in piazza accanto ai lavoratori dell’Eni e dell’indotto della raffineria, un popolo intero”, ha detto Bernava dal comizio di Gela.
“E’ la comunità intera di questi territori, insieme a quella siciliana, impaurita e preoccupata, ma che lotta con dignità per difendere il lavoro, che chiede di lavorare in un economia vera, fatta di investimenti strategici, un’economia reale e produttiva, fatta di grandi gruppi industriali affidabili”.
Il leader della Cisl Sicilia, Bernava, lancia quindi un forte appello e un monito. “Non lasciateci soli”. “Mi rivolgo all’Eni, che deve investire, deve fare di più: ritornare sui suoi passi e ripartire dall’accordo del 2013. Da un piano industriale che era alla base dell’accordo siglato da tutte le parti sociali, dalle istituzioni e dall’azienda in Prefettura. Ma l’Eni, intanto, deve rimettere subito in moto gli impianti per riportare serenità a questi lavoratori, a questa comunità e a questo popolo, avviando un confronto nel segno del reciproco ascolto”.
Quindi il messaggio del segretario Maurizio Bernava rivolto al governo nazionale. “Il governo nazionale ha il compito di pensare a politiche industriali ed economiche. Il ‘piano Renzi per il mezzogiorno’ parta qui da Gela, rendendo possibili processi di investimento e accompagnando la riqualificazione dell’area Eni”.
Infine la proposta al governo regionale.“Il nostro presidente della Regione – ha detto Bernava – non si può limitare ad alternare solidarietà e denunce. Faccia di più per riqualificare e bonificare le aree produttive, e preparare le aree dismesse agli investimenti
produttivi”.
Il segretario della Cisl siciliana, lancia per la prima volta un proposta al presidente Crocetta e al governo regionale. “Vincoli le royalties delle estrazioni petrolifere a investimenti produttivi nel settore e nel territorio”, afferma Bernava, che sottolinea come il sindacato “non è contrario alle estrazioni”, ma adesso chiede “che si finalizzi l’introito, che si vincolino tali entrare per supportare gli investimenti produttivi in quelle aree, e non solo per fare cassa”. “Crocetta utilizzi le royalties per fare una vera politica
industriale”.
Infine il monito della Cisl all’azienda e alle istituzioni.“Non lasciate solo questo territorio e la Sicilia, ascoltate l’appello di  questo movimento popolare, non costringeteci a farlo diventare un movimento di lotta permanente. Perchè se ci lasciate soli tra silenzi, inganni e bugie, l’unico strumento che ci resta per farci ascoltare è bloccare il metano che transita da gela per l’Italia e l’Europa”, ha concluso il segretario Usr Cisl Sicilia, Maurizio Bernava.
Tra i primi promotori della manifestazione il segretario ust Cisl Agrigento, Caltanissetta, Enna, Emanuele Gallo.
“Abbiamo fatto questa grande manifestazione e siamo riusciti a portare più di diecimila lavoratori, studenti, cittadini in piazza”. Questa é una grande manifestazione, il sindacato è riuscito a fare un operazione brillante e giorno 30 luglio, davanti al ministro con grande determinazione faremo e decideremo azioni importanti per portare dei risultati al territorio e a tutto il comprensorio” conclude Gallo.

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