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Eni, Crocetta ai gelesi: “Guai alla rabbia dei giusti…”

Redazione

Eni, Crocetta ai gelesi: “Guai alla rabbia dei giusti…”

Lun, 28/07/2014 - 15:18

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CrocettaGELA – “Cari compagni e care compagne, ma quale Governatore della Sicilia, qui oggi c’e’ Rosario Crocetta, compagno di lotte di tante battaglie fatte insieme per difendere i lavoratori”. E’ iniziato cosi’, “convocato” sul palco per acclamazione dopo che lo speaker ufficiale aveva chiuso la manifestazione, il comizio fuori programma dell’ex sindaco di Gela, oggi presidente della Regione Siciliana, Crocetta. “La nostra citta’ non puo’ essere tratta come un limone da cui si prende il succo e quando non serve piu’ lo getta. Noi – ha detto Crocetta – siamo qui per dire che non si puo’ fare una politica antimerdionalista, anti siciliana e che ci sia ancora da parte del Governo nazionale una politica non sufficientemente dura nei confronti dei vertici dell’Eni che pensano di spostare l’asse dello sviluppo verso il nord del Paese sacrificando la Sicilia e Gela”. Proseguendo in crescendo Crocetta ha detto “non permetteremo che si faccia come a Termini:oggi chiudi, e domani hai solo la speranza di nuovi investimenti con la green economy: ma come e’ diventato ambientalista questo Eni – ha detto ironicamente Crocetta – sono diventati tutti ambientalisti dopo aver distrutto questo territorio, ora fanno gli ambientalisti”. Poi il primo affondo all’Eni: “Ma allora spiegateci perche’ volete il petrolio siciliano? Perche’ volete autorizzazioni per i pozzi, e perche’ pensate che il petrolio siciliano non debba essere lavorato in Sicilia ma nelle raffinerie della Padania, come mi e’ stato detto da un dirigente Eni”.

“Noi – ha proseguito Crocetta – abbiamo grande la coscienza dell’Unita’ nazionale, e l’orgoglio di essere italiani, ma abbiamo anche forte la nostra idenita’ siciliana e non dimenticamo che la nostra terra e’ stata considerata come una terra da abbandonare, una terra a pedere”. Crocetta ha poi elencato i miglioramenti fatti dal suo governo che ha “eliminato gli sprechi, combattuto la mafia” ricordando che lui “ha cacciato, insieme ai lavoratori la mafia dallo stabilimento petrolchimico”. E poi ha aggiunto: “e lavorava bene, l’Eni, con la mafia. Adesso che abbiamo ripulito, non se ne parla piu'”. Crocetta, ex operaio del petrolchimico di Gela ha poi parlato dei suoi compagni di lavoro morti “al reparto clorosoda. Meta’ dei miei compagni non ci sono piu’. Oggi l’Eni non puo’ giocare con questa citta’. In una citta’ che ha dato molto all’Eni”. Crocetta ha quindi aggiunto, quasi urlando: “noi chiediamo all’Eni di bonificare il sottosuolo di Gela, ripulendolo dagli arsenici, dai veleni”. Poi, dopo aver detto evidenziato che la raffineria di San Nazzaro “perde molti piu’ soldi di quella di Gela, e quindi non si capisce perche’ debbano chiudere questa”, Crocetta ha detto “noi non vogliamo la lotta dei lavoratori del sud contro quelli del nord, ma non vogliamo essere piu’ i servi sciocchi di una politica che fa decidere ai padroni quello che vogliono”.