SAN CATALDO – Con riferimento alla notizia pubblicata della mia non ricandidatura alle amministrative in corso a San Cataldo, corre l’obbligo precisare che il fatto è stato determinato non dalla volontà di ritirarmi dall’impegno civile bensì dalla indisponibilità degli schieramenti in campo più consoni alla storia e alla visione politica mia e della mia famiglia ad accogliermi fra le loro fila. Nessuna spugna, quindi, è stata gettata.

Evidentemente il consenso elettorale personale, cresciuto negli anni e consolidato in ambito locale, che nella scorsa tornata elettorale mi ha consentito di essere doppiamente eletto Consigliere Comunale e Presidente del Civico Consesso, ha spaventato anche i cosiddetti “amici” che hanno valutato una mia presenza nelle loro liste più per il rischio di vedere sconvolti i delicati equilibri costruiti a tavolino per favorire taluni candidati che per l’apporto che avrei portato a beneficio del gruppo.

Giusto o sbagliato lo sapremo il 26 maggio, all’indomani del primo turno, quando qualche sorpresa l’avremo. Se poi è stato un bene o un male lo capiremo al ballottaggio dove spesso si vince o si perde per una manciata di voti. Certo è che se qualcuno con tale mossa ha pensato di estromettermi dalla politica si sbaglia di grosso perché io e la mia famiglia non faremo mancare il nostro apporto e, anche se non impegnati in prima persona, continueremo il nostro impegno al servizio della gente, come prima e anzi più di prima perché forti di una consapevolezza in più e cioè che siamo riconosciuti, non solo dagli avversari ma anche da chi sta dalla stessa parte per vocazione e valori ispiratori, unriferimento non trascurabile per gli elettori moderati, fra i quali tanti giovani, che vedono in noi la capacità di rappresentarli per una buona politica e che sapremo orientare.

​​​​​​Cristoforo Amico