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Il Movimento 5 Stelle condanna ogni azione violenta a partire proprio da quella italiana

Redazione

Il Movimento 5 Stelle condanna ogni azione violenta a partire proprio da quella italiana

Mer, 14/05/2014 - 20:24

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no-violenzaCALTANISSETTA – La violenza è deprecabile sia essa commessa da un italiano o un pakistano o un marocchino o un tedesco; è un atto da punire fermamente, affinchè nessuno si senta legittimato a compiere azioni del genere.

La valutazione che il Movimento desidera fare,senza alcuna retorica, è che oggi il razzismo dilagante, manifestatosi con azioni prive di umanità come il pestaggio ai danni di cittadini extracomunitari, è la conseguenza di una guerra fra poveri. Poveri italiani e poveri stranieri, costretti a “sopravvivere” in una città come Caltanissetta in cui le possibilità di lavoro sono poche se non inesistenti; una città in cui gli stranieri svolgono lavori umili “rubandoli agli italiani”.

“Una Città piena di stranieri ubriaconi, stranieri che occupano le case e vagano senza fare nulla. Quelli del centro di Pian del Lago prendono 30 euro senza fare niente”, queste le parole più usate nei confronti di persone giunte sin qui rischiando la propria vita per una debole ed incerta speranza per scappare da guerre, carestie e persecuzioni.

La colpa non è dei migranti e nemmeno degli italiani, è di una politica per troppo anni sorda alle richieste di lavoro ed occupazione giovanile degli italiani, i quali stanchi e frustrati invece di solidarizzare con chi vive problemi drammatici come guerre e carestie, attribuisce loro la responsabilità del tutto.

Molti nisseni  si chiedono come chi non ha il pane per sé e la propria famiglia può dimostrarsi accogliente nei confronti di chi ha meno di lui.  In questa Città in effetti non si è mai assistito a veri momenti di socializzazione e conoscenza posti in essere da chi ne dovrebbe avere la responsabilità, solo piccole associazioni locali o liberi cittadini hanno cercato di provvedere e avvicinare i migranti;non sono mai stati realizzati momenti di confronto volti alla conoscenza dell’ “altro”, dello straniero e della sua cultura, mai momenti di integrazione in una città palesemente araba nelle litanie pasquali, nelle “viuzze” del centro storico, nelle urla del suo mercato. Resta ai nisseni solo una possibilità, comprendere e convivere con una realtà che in fondo li accomuna, entrambe le popolazioni si trovano in un forte momento di crisi, pertanto la solidarietà e la sensibilità non possono essere sovrastate dalla fame e dall’ odio razziale.

La nostra Caltanissetta non è razzista; molte persone ed associazioni hanno portato cibo e vestiti a quegli stranieri più poveri dei nostri poveri: lontani da casa e dalle loro famiglie, scappati da regimi totalitari e guerre, in cerca di uno Stato – non l’Italia –   in cui poter  trovare un lavoro e vedere tutelati i loro diritti.

Il M5S Caltanissetta con il suo portavoce Giovanni Magrì confida nei nisseni, << sono sicuro che quanto accaduto è stato solo un atto sporadico di poca lucidità che non avrà alcun seguito. La rabbia e la crisi non prevarranno in cittadini che hanno saputo dimostrare la loro umanità e condivisione delle problematiche che i migranti provano a lasciare alle loro spalle.>>