CALTANISSETTA – Nel nostro Paese la lotta al randagismo è un principio fondamentale sancito dal punto di vista normativo sin dal 1991, anno in cui è stata emanata la legge quadro 14 agosto 1991, n.281, che enuncia il principio secondo il quale “Lo stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente.
Ecco io mi vorrei soffermare soprattutto sull’ultimo principio ” favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente. Nel mio caso non esiste affatto una convivenza tra animale e uomo ne tantomeno il rispetto per l’ambiente.
Da premettere che abito in un residence dove vivono 64 famiglie, ed in questi ultimi anni abbiamo dovuto convivere con almeno 3 cani randagi, tra cui uno molto aggressivo, che non fa altro che spaventare e aggredire ogni qualvolta uno esce di casa, con la paura che da un momento all’altro ti possa mordere.
Questo è quello che è successo personalmente a me diverse volte, allora ho subito chiamato la polizia Municipale enunciando il mio problema, allorché mi ha risposto un vigile dicendomi che questo problema è impossibile risolverlo e che i canili sono tutti pieni, inoltre mi ha anche detto che tutti i cani randagi che vediamo sparsi in tutta la città ed in ogni quartiere sono sterilizzati.
Da premettere che i cani sterilizzati o non sterilizzati, non si fanno problemi a mordere la persona, questo aspetto che riguarda la sterilizzazione non significa nulla, il punto è che siamo nel 2014 e in questa città non si riesce a risolvere questo problema abbastanza serio.
Da diversi anni il Ministero della Salute ha emanato la normativa che prevede inoltre che il Comune (Sindaco) ha il compito del risanamento dei canili comunali e la costruzione di rifugi per cani.
Perché ancora nella nostra città il comune non provvede a questo?
Andrea F. Paolillo