PALERMO – L’Assemblea regionale siciliana ha approvato stasera, con 42 voti a favore, 16 contrari e 10 astenuti, il ddl ‘Salva-imprese’ che autorizza il governo Crocetta ad accendere un mutuo trentennale da un miliardo di euro per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese. Previsto un tasso massimo del 2,5% che comportera’ un costo in termini di interessi quantificato in 27 milioni annui, rispetto ai 45 milioni della prima stesura del testo che prevedeva un tasso del 4,4%. Il costo sara’ coperto da una quota parte degli introiti delle addizionali Irpef e Irap oggi fissate al tetto massimo, con l’impegno di ridurle dal 2015, in rapporto alle economie che risulteranno annualmente dal piano di rientro del debito regionale sulla sanita’. “E’ un voto che sottrae la Sicilia al rischio disastro e mette in sicurezza i suoi conti”, ha commentato il presidente della Regione Rosario Crocetta.

Stanziati 40 milioni di euro per assicurare liquidita’ alla societa’ Riscossione Sicilia. Hanno votato contro il Movimento 5 stelle e Lista Musumeci; astenuti Forza Italia e Cantiere popolare. Il deputato del Pd Antonello Cracolici, esponente di punta di quella parte del gruppo (meta’ dei 18 deputati) critica verso il governo, aveva parlato di “norma-manifesto, propagandistica e da politichetta”, ma alla fine ha votato a favore come il resto del partito: “Resta un punto centrale da affrontare – ha spiegato – bisogna rinegoziare il rapporto fra Stato e Regione. Se il governo si occupasse di questo invece di inserire ‘norme spot’ come quella che promette genericamente di ‘ridurre le tasse’, farebbe un servizio migliore alla Sicilia”.