Salute

Mussomeli, il piano sanitario conferma le paure: “Pediatria perderà posti letto”

Redazione

Mussomeli, il piano sanitario conferma le paure: “Pediatria perderà posti letto”

Mar, 15/04/2014 - 18:33

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ospedale-mussomeli2MUSSOMELI- A leggere il piano di riorganizzazione della sanità nissena e inviato lo scorso 31 marzo dall’assessore Lucia Borsellino al presidente della VI Commissione sanità dell’Ars, non si può che dare ragione all’ala più oltranzista del comitato pro-ospedale. La bozza infatti smentirebbe le urla di giubilo del sindaco Calà e delle organizzazioni sindacali che si erano accodati ai trionfalismi dopo che il commissario in uscita dell’Asp, Giorgio Santonocito, aveva promesso che mai e poi mai ci sarebbe stato un taglio dei posti letto in Pediatria. Promessa smentita dalla bozza che da qualche giorno circola nei corridoi palermitani e della quale siamo riusciti ad entrarne in possesso. I progetti della burocrazia sanitaria su Mussomeli prevede un aumento di posti letto in Chirurgia, Ortopedia e Medicina. Per ciascuna delle unità si passa da 10 a 12 posti letto, di cui 2 in day hospital. Restano invece invariati i posti in Ostetricia e Ginecologia: 8 erano ed 8 sono rimasti secondo i piani dell’Assessorato. Rimane intoccabile (almeno per quest’anno) il Punto nascita, definito da tutti un “presidio di vita”. Ad essere danneggiata, come temevano Nursind e il portavoce del comitato “Giù le mani dall’ospedale” Ciccio Amico, pare essere- almeno a leggere il documento- il reparto di Pediatria. Dagli otto posti letto si passerà ben presto a 6. Una notizia che smentisce i trionfalismi originatisi dall’ultimo incontro tra il commissario Asp Santonocito, il primo cittadino Salvatore Calà e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Un numero così esiguo di posti che dà la misura dell’attenzione dei vertici aziendali nei confronti di un’unità sul cui futuro però pende non solo la mannaia dei tagli ma anche nefasti presagi di chiusura. Così pure la Chirurgia, se non verrà rilanciata, rischia prima poi la serrata; l’aumento dei posti letto implicherà infatti un peggioramento delle statistiche. Secondo quindi la bozza che accompagna il decreto assessoriale di rifunzionalizzazione e riconversione della rete ospedaliera, in tutto i posti letto per il Longo saranno 64: 52 il totale degli acuti, 12 invece quelli dei post acuti. Rispetto alla situazione attuale si tratta di un incremento significativo. Peccato che a sorridere non potranno essere i bambini. Se tale piano verrà confermato, si ripeteranno con costanza i casi in cui Pediatria non riuscirà a sostenere il numero delle richieste di ricoveri. In alcuni periodi dell’anno infatti l’unità è letteralmente presa d’assalto dai piccoli pazienti.

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