CALTANISSETTA – L’ex vice presidente dell’associazione antiracket di Gela, Stefano Italiano (nella foto), accusato di riciclaggio con l’aggravante di aver favorito la mafia, e’ stato assolto perche’ il fatto non sussiste. La sentenza e’ stata emessa oggi dalla Corte d’Appello di Caltanissetta, presieduta da Salvatore Cardinale. L’imputato, presidente anche della cooperativa agricola “Agroverde” di Gela, in primo grado era stato prosciolto per un vizio procedurale e la Procura aveva fatto ricorso in appello. I suoi legali, glia avvocati Flavio Sinatra e Franco Pizzuto, nel corso del processo hanno chiamato a deporre, in difesa di Italiano, diversi testimoni, tra i quali Tano Grasso, presidente onorario della Fai e l’ex capo della Squadra Mobile di Caltanissetta, Giovanni Giudice. Il procuratore generale, Antonino Patti, per l’imputato aveva chiesto la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione. L’inchiesta, risalente al 2005, aveva comportato anche il sequestro del patrimonio aziendale della cooperativa, ritenuto di provenienza illecita. “E’ stato uno stillicidio”, ha dichiarato Stefano Italiano, subito dopo la pronuncia del dispositivo. In passato Italiano, aveva anche denunciato i suoi estorsori.