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Caltanissetta, c’è anche chi “sfrutta” la Settima Santa per la pubblicità elettorale

Michele Spena

Caltanissetta, c’è anche chi “sfrutta” la Settima Santa per la pubblicità elettorale

Gio, 17/04/2014 - 15:18

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imageCALTANISSETTA – La sensibilità è un dono, un dono raro; le persone che la possiedono, sono portatrici di un bene prezioso che non si acquisisce con lo studio, anche se si può affinare con l’esperienza: e, in questo senso, sono sempre esistite nel corso della storia e, forse, continueranno ad esistere, anche se alquanto ridotte di numero pure fra gli aspiranti al consiglio comunale e consiglieri che mirano alla riconferma. Un fatto puramente nisseno però merita di essere raccontato, anzi evidenziato.

Alcuni dei componenti dell’esercito dei nostri concittadini anelanti a sedere nel civico consesso hanno deciso di tappezzare con i loro “visi” le vetrine di molti negozi sfitti del centro storico di Caltanissetta, anche nelle vie interessate dai riti della Settimana Santa.

In quei locali polverosi, ormai sfitti da qualche tempo, in coincidenza con i riti pasquali (…guarda caso che coincidenza) sono apparsi tanti portatori sani di idee rivoluzionarie. In fondo in un centro storico invaso da ogni sorta di venditori, venditore più o venditore meno non fa differenza: a voi il giudizio su cosa vendano i candidati al consiglio comunale. Il tutto senza tenere conto che teoricamente nel centro storico si svolgono riti in cui la religiosità e la riflessione dovrebbero essere preminenti; se questi aspiranti consiglieri cominciano così a farsi conoscere, in spregio alla sensibilità dei riti, diciamo che non iniziano con il piede giusto.

Ma non tutti sono uguali, fortunatamente. C’è anche chi con grande dignità e rispetto, ha deciso proprio in concomitanza con la Settimana Santa di rimuovere dalla vetrina il proprio viso, la propria pubblicità elettorale. Apprezzamento per chi dimostra di essere nisseno anche nei fatti e invece per coloro i quali hanno scelto di mantenere i loro faccioni nelle vetrine siano gli elettori a decidere, con buon senso, il fatidico 25 maggio 2014.

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