NISCEMI – Ieri denunciato il marito, oggi la moglie, entrambi per lo stesso reato: furto aggravato di energia elettrica. Lunedì 2 marzo gli uomini del commissariato di Niscemi aveva denunciato l’uomo, M.V. 44 anni, perché si era abusivamente allacciato al contatore di un alloggio di servizio dei poliziotti.

I tecnici, mentre  proseguivano  e approfondivano i controlli agli allacci alla fornitura elettrica dello stabile al fine di verificare eventuali anomalie, hanno individuato un contatore relativo ad un utenza elettrica cessata (intestato ad una donna) che era stato manomesso al fine di ripristinare abusivamente l’emissione di energia. I tecnici hanno dunque operato per individuare i fruitori di codesta violazione. Palese la sorpresa dei poliziotti che, recatisi nel piano ove era situato l’appartamento che beneficiava dell’energia, hanno constatato come fosse  lo stesso nel quale viveva l’uomo denunciato ieri; quest’ultimo, sottoposto agli arresti domiciliari, dopo aver sentito suonare il campanello, ha aperto la porta alle forze dell’ordine. Questa volta i poliziotti hanno denunciato per il furto dell’energia elettrica,  B.M. 45 anni, moglie del denunciato di ieri. I tecnici Enel hanno provveduto al sequestro del contatore manomesso, facendo interrompere così la condotta fraudolenta.