Salute

Mussomeli, incidente al mare per il primario di Ortopedia: e il reparto rischia di rimanere senza medici

Redazione

Mussomeli, incidente al mare per il primario di Ortopedia: e il reparto rischia di rimanere senza medici

Mer, 28/08/2013 - 10:15

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Un brutto incidente nautico ha rovinato le vacanze al primario del reparto di Ortopedia dell’ospedale Longo Carlo Dell’Utri, che domenica, mentre si trovava a bordo di un gommone, al largo delle coste messinesi, ha subito una bruttissima caduta in mare che gli avrebbe procurato la frattura di una vertebra. Il medico si trova ricoverato in un ospedale della provincia, e secondo quanto si apprende, per potersi ristabilire sarà costretto a restare a riposo e indossare il busto. Un incidente dalle evidenti ripercussioni sull’unità, già rimaneggiata nel personale sia per una carenza strutturale (in pianta organica sono tre i camici bianchi a dispetto dei quattro necessari), che per una riduzione causata a problemi di salute. Oltre a Dell’Utri anche il collega Calogero Vullo si trova fuori servizio per infortunio. Si rischia perciò l’emergenza, e l’unica dottoressa al lavoro, Concetta Ingrascì, non potrebbe affrontare tutte le emergenze. Per fortuna arrivano le rassicurazioni dell’Asp riportate da Osvaldo Barba, segretario provinciale del Nursind, che ha chiesto un impegno dell’Azienda per evitare possibili crisi: “Si è immediatamente attivata una task-force del management aziendale dopo aver appreso dello sfortunato quanto contemporaneo infortunio di due dei tre ortopedici in servizio. Immediato e contemporaneo l’intervento del direttore di presidio Cirrone Cipolla e del coordinatore sanitario Elia che, in brevissimo tempo, hanno trovato la soluzione ideale per evitare conseguenze che si sarebbero ripercosse sull’utenza. Entro pochi giorni sarà inviato un ortopedico in modo da garantire la gestione delle emergenze. Abbiamo appreso dall’incontro di oggi in direzione generale in cui è stato deciso l’invio di un ulteriore professionista secondo la metodologia in-house per garantire il regolare svolgimento delle attività operatorie”. Barba si augura che si valuti pure l’idea di inviare il quarto ortopedico.

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