Salute

Sutera, cittadini ripuliscono il monte San Paolino dopo gli attacchi piromani

Redazione

Sutera, cittadini ripuliscono il monte San Paolino dopo gli attacchi piromani

Dom, 28/07/2013 - 08:35

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Nessuno tocchi il monte San Paolino. A Sutera, ci si può dividere su tutto ma su una cosa sono tutti concordi: la montagna che sovrasta il paese va difesa e tutelata, e chi cerca di ferirla non può essere considerato un suterese. La settimana scorsa piromani hanno seguito un piano ben studiato quanto pericoloso: hanno appiccato il fuoco su quattro fronti del costone roccioso, uno dei quali, complice il vento, ha minacciato diverse abitazioni. In quel caso, alle squadre antincendio e ai vigili del fuoco, si sono aggiunti molti cittadini per arginare l’avanzare delle fiamme. Perché a Sutera, le poco più di mille anime che abitano questo borgo, considerano la montagna come parte della propria famiglia, non un semplice bene da tutelare, ma un essere vivente da difendere. Chi alza il naso all’insù, osserva con rispetto ed ammirazione quel gigante buono su cui poggiano le reliquie dei santi protettori Paolino e Onofrio. Con deferenza e riguardo, ma anche con un pizzico di timore. Ma nessuno ha mai provato odio per quel Gulliver di sassi. “Mi sono accorto che su una cosa i suteresi sono uniti- ha scritto l’assessore Nino Pardi su Facebook dopo l’incendio della settimana scorsa- non vogliono che si tocchi il monte San Paolino, che non venga bruciato, un po’ come succede ai catanesi per l’Etna. Stanno male quando lo vedono bruciare. Di conseguenza chi ha bruciato quel pezzo di montagna o non è suterese o se lo è non è degno di essere tale”. A distanza di un paio di giorni, diversi cittadini, armati di zappe e tanta determinazione, sono stati impegnati su un altro fronte della montagna già segnato gravemente dall’incendio di tre anni fa, quando un incidente nel cantiere dell’ascensore generò un devastante rogo. I volontari, guidati dagli stessi amministratori comunali, hanno eliminato gli arbusti abbrustoliti, per fare spazio a nuovi alberi che verranno piantati attraverso un accordo che la Giunta Grizzanti spera di siglare con la Forestale. Un trattamento simile che potrebbe essere riservato, nei prossimi giorni, alle aree offese dall’attacco piromane della settimana passata. E le energie dei volontari non sono concentrate soltanto sul monte San Paolino. Ieri ad esempio, un gruppo di suteresi sensibili all’ambiente hanno ripulito la villa di via Diaz. Intanto, sull’azione balorda di sette giorni fa, indagano i carabinieri e i vigili urbani dopo che il sindaco Grizzanti ha presentato un esposto. Adesso ci si augura di trovare il colpevole; e a Sutera tutti sperano che non sia un loro compaesano, tale notizia avrebbe l’amaro gusto del tradimento.

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