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Sicurezza al CIE di Caltanissetta. Il Silp CGIL scrive al Prefetto

Redazione

Sicurezza al CIE di Caltanissetta. Il Silp CGIL scrive al Prefetto

Lun, 22/07/2013 - 13:23

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CALTANISSETTA – Egr. Sig Prefetto, negli ultimi mesi i tentativi di fuga dal CIE di Pian del Lago sono diventati la “regola quotidiana”. E’ ormai certo che gli stranieri ivi trattenuti, dopo il tramonto, saliranno sui tetti dei padiglioni e, in 40/50 alla volta, si arrampicheranno su più punti della recinzione alta una decina di metri e la scavalcheranno, mentre altri stranieri tireranno pietre e oggetti contundenti all’indirizzo dei poliziotti, dei carabinieri e dei militari dell’Esercito in servizio di vigilanza. Le forze di polizia, prive dei dovuti equipaggiamenti di OP, cercano di contenere la fuga in tutti i modi ma il prezzo da pagare sarà il ferimento di alcuni di essi, in ultimo un ispettore ha riportato lesioni a un ginocchio a causa delle quali rimarrà fuori servizio per qualche mese, (le forze dell’ordine sperano di non riportare ferite più gravi sic!), il danneggiamento di automezzi e della struttura. Questa situazione “surreale” è un problema che ormai da troppo tempo grava in via esclusiva sulle Forze di Polizia territoriali e, in particolare, dei poliziotti della Questura di Caltanissetta, sottoposti a turni di lavoro massacranti che li distolgono da altre importanti attività istituzionali. Come si sa, gli stranieri irregolari trattenuti al CIE in attesa d’identificazione e della successiva espulsione, non sono in stato di detenzione e quando tentano la fuga, non sono tratti in arresto, ma nuovamente reinseriti all’interno del CIE ove ritenteranno la fuga ogni notte. Questa situazione crea frustrazione e malcontento tra gli appartenenti alle FF. PP. che non hanno nessuno strumento per garantire l’ordine pubblico, anzi sono mandati allo sbaraglio e sono scherniti e dileggiati dagli stessi extracomunitari per i quali richiediamo sempre e comunque rispetto dei loro diritti e della loro dignità umana. Sarebbe auspicabile prevedere misure preventive per non rendere agevole la fuga degli stranieri dal CIE per es.: privarli di apparecchi telefonici (con i quali contattano chi agevolerà la loro fuga) e di scarpette di ginnastica (con le quali si arrampicano lungo la recinzione e fuggono agevolmente). Si dovrebbero prevedere dei lavori strutturali all’interno del CIE che impediscano agli stranieri di tirare addosso alle FF.PP. ogni genere di materiale contundente e prevedere tra le esistenti sbarre di recinzione del CIE una rete fitta termosaldata al fine di impedire il passaggio di materiale contundente. Al problema delle condizioni di sicurezza del CIE si aggiunge quello dei circa 500 stranieri richiedenti asilo politico ospitati al CARA. Altra situazione esplosiva è quella che ha visto circa 200 richiedenti asilo politico bloccare la strada che costeggia il Centro Governativo di Pian del Lago, per protestare contro il blocco dei lavori della Sezione nissena della Commissione Territoriale per il riconoscimento dello Status di Rifugiato. Lo stallo dei lavori della commissione impedirà di fatto ad altri stranieri (che attualmente sostano all’esterno del predetto Centro) di farvi accesso per ottenere lo status di rifugiato politico. In questo periodo la Questura di Caltanissetta, oltre a dover contrastare quotidianamente l’immigrazione clandestina, la crescente criminalità comune e di tipo mafioso, deve fronteggiare l’emergenza dei gruppi “No Muos” di Niscemi che presidiano da mesi la base U.S. Navy di contrada Ulmo. Per quanto sopra esposto la scrivente O.S., oltre ad essere solidale con i tutti i poliziotti che svolgono questo compito gravoso, chiede alla S.V. un intervento urgente presso il Ministero dell’Interno, per garantire sufficientemente l’ordine pubblico nella nostra provincia ed in particolare nella nostra città. In definitiva il Silp CGIL chiede mezzi, risorse economiche e il potenziamento dell’organico della Questura di Caltanissetta, per soddisfare il bisogno di sicurezza di tutti i cittadini.
Il Segretario generale provinciale
Davide Chiarenza

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