Salute

Muos. Operazione trasparenza Usa:”Meno nocivo di forno a microonde”

Michele Spena

Muos. Operazione trasparenza Usa:”Meno nocivo di forno a microonde”

Mer, 19/06/2013 - 20:42

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NISCEMI – L’ambasciata americana in Italia prova “l’operazione trasparenza”. Perchè “finora sul Muos l’informazione è stata poco chiara”. E’ l’obiettivo di una visita organizzata, anche con il ministero della Difesa, per la stampa nazionale e siciliana alla base militare di Niscemi che ospiterà il ‘Mobile User Objective System’: “rassicurare la popolazione locale che il sistema è sicuro, meno pericoloso di un microonde”, come “confermeranno anche i risultati dello studio dell’Istituto superiore di Sanità “. Parole che però al momento non rassicurano affatto i comitati No Muos che continuano la loro protesta, bloccando il convoglio di giornalisti fuori dal perimetro della base: “Vi hanno fatto vedere quello che volevano, noi intanto qui moriamo di tumore”. I lavori per l’avvio del sistema di telecomunicazioni sono stati sospesi l’11 aprile scorso su richiesta della Difesa dopo il ritiro dell’autorizzazione da parte della Regione Sicilia. Uno stop che – è stato detto – costa agli Usa 50 mila dollari al giorno. In attesa della decisione del Tar sul ricorso della Difesa, per la metà di luglio, e degli esami del ministero della Salute, gli americani spiegano – per la prima volta così ¬ chiaramente – che “non ci sono rischi per la salute pubblica, che per noi è molto importante”, dice il Console Usa a Napoli, Donald Moore. Gli fa eco il generale Luca Goretti, vicecapo del gabinetto del ministro Mauro, che accompagna i media italiani alla base per dimostrare che attorno al Muos “non ci sono segreti”: “Siamo fiduciosi che l’Iss ci darà ragione, non ci sono rischi per la salute”. E così , la visita guidata per la stampa comincia con l’esperto della John Hopkins University, l’ingegnere elettronico John Oetting, che – tabelle alla mano – illustra: “Il Muos è meno nocivo di un microonde, di un traliccio di telefonia mobile, di un cellulare attaccato all’orecchio”. Basti pensare, spiega lo scienziato, che un forno a microonde ha una potenza di 1200 watt, mentre ognuna delle 3 antenne paraboliche solo 200. “Meno di una lampadina”, aggiunge un funzionario militare dell’Ambasciata Usa. Non solo: le emissioni del Muos (sulla base delle altre tre istallazioni già attive nel mondo) anche per chi si trovasse vicino alle antenne paraboliche sono “10 volte meno il limite consentito dalle leggi italiane, che a loro volta sono molto prudenti”, mentre le emissioni di un microonde a un metro di distanza lo superano di 10 volte. Nel sito, tiene poi a sottolineare il console Moore, sono stati rispettati anche vincoli paesaggistici, come il colore azzurrino dei tralicci delle parabole e l’uso di pietre locali per le torrette di sostegno. Il fatto che gli esami dell’Iss possano dare un esito diverso dalle aspettative fiduciose degli americani sembra non essere preso nemmeno in considerazione.: “Una volta avuto il via libera alla ripresa dei lavori – prevede il funzionario militare – il sistema potrà essere operativo in 14 mesi”. (ANSA).