Salute

Lago Soprano, il WWF denuncia: “Amianto abbandonato nel canneto e sponde avvelenate con fitofarmaci”

Redazione

Lago Soprano, il WWF denuncia: “Amianto abbandonato nel canneto e sponde avvelenate con fitofarmaci”

Ven, 14/06/2013 - 10:51

Condividi su:

SERRADIFALCO – Non c’è pace per il povero lago Soprano di Serradifalco, “protetto” sulla carta dall’istituzione di una riserva naturale nel 2000 ma, in realtà, abbandonato e incustodito tanto da diventare teatro di ogni sorta di reato ambientale! Una nuova denuncia arriva dal WWF Caltanissetta, i cui volontari periodicamente monitorano il lago con varie ispezioni e controlli: nei giorni scorsi un sopralluogo degli ambientalisti ha permesso di scoprire l’illecito abbandono, presso il folto canneto che cinge lo specchio d’acqua, di diverse lastre ondulate in fibrocemento, probabilmente contenenti amianto. Come noto si tratta di rifiuti pericolosi e tossici ed il loro abbandono, oltre a costituire reato, può produrre danni alla salute dei cittadini per la dispersione nell’aria di polveri di amianto.

Ma non è tutto: il WWF ha anche documentato che in piena zona “A” della Riserva (teoricamente di massima tutela) si svolgono alla luce del sole attività e lavori come se si trattasse di un cantiere a cielo aperto! Infatti sono stati osservati alcuni operai che – accompagnati da un grosso autocarro con gru a braccio – erano impegnati nel carico/scarico di materiale legnoso (cespi, radici, ecc.) depositato in prossimità del canneto, con grave danno e disturbo all’ornitofauna che nidifica e si riproduce nel fitto della vegetazione.

Durante un’altra ispezione ambientale dello scorso mese di aprile, inoltre, i volontari del WWF hanno anche accertato come ampie fasce di terreno contigue con il canneto delle rive del lago siano state trattate con fitofarmaci ed erbicidi, vietatissimi dal regolamento della Riserva. A testimonianza del grave fatto, non solo la presenza di vegetazione secca dal tipico colore giallo-arancione, ma addirittura un esplicativo cartello apposto sulla recinzione di un fondo agricolo: “zona avvelenata con diserbante”!

Come in passate occasioni, anche durante i recenti sopralluoghi si è riscontrato nuovamente che l’intera area lacustre, ivi compresa la fascia ripariale più delicata, è sempre soggetta al pascolo (vietato nella Riserva) ed al calpestio delle greggi e che la mancanza di recinzione – ovvero di altra forma di delimitazione dei confini della Riserva – consente l’accesso indiscriminato al lago, con conseguente eccessivo disturbo antropico per le specie animali e la possibilità di commettere qualunque azione dannosa all’ambiente.

Il WWF ha formalmente denunciato questa preoccupante situazione di degrado della riserva con un documento inviato all’Ente gestore, ossia la Provincia regionale di Caltanissetta, ed al Comune di Serradifalco: “chiediamo che la Provincia si attivi urgentemente onde porre rimedio alla grave situazione sopra denunciata – si legge nella nota – evitando il perpetrarsi di ulteriori danni ambientali e violazioni delle vigenti norme di tutela delle zone protette, provvedendo alla bonifica e ripristino dei luoghi e della legalità; invitiamo altresì il Sindaco di Serradifalco, essendo il territorio del Lago contermine a quello del centro abitato, a provvedere ad impartire urgenti e specifiche direttive alla propria Polizia Municipale per la vigilanza e repressione dei gravi e continui reati ambientali che vengono impunemente commessi nella riserva”.

In proposito, il Presidente provinciale del WWF, Ennio Bonfanti, ha dichiarato: “Siamo ormai stanchi di vedere il lago Soprano ridotto in questo stato a causa della inaudita ed ingiustificabile inerzia del suo Ente Gestore, che dopo 13 anni non ha attuato alcun intervento di gestione e conservazione, nemmeno la banale apposizione di un cartello che indichi il regime di tutela previsto per l’area… In questi anni abbiamo documentato e denunciato una sfilza enorme di illeciti ambientali che vengono tranquillamente commessi nella Riserva (incendi dolosi, taglio ed estirpazione meccanica del canneto, abbandono di rifiuti, pascolo abusivo, ecc.) e l’assoluta disapplicazione della normativa regionale su Parchi e Riserve. Vista la posizione del lago, basterebbe affacciarsi dalle finestre e dai balconi di Serradifalco per accorgersi di tutto ciò, ma non ci risulta che uno solo di questi gravissimi attentati alla Riserva sia stato oggetto di denuncia da parte delle locali Autorità ed organi (Sindaco, Assessore all’ambiente, Polizia Municipale). Amaramente dobbiamo forse concludere che non c’è alcuna reale volontà politica di far decollare e gestire in maniera quantomeno accettabile la Riserva, un gioiello naturalistico ed una opportunità di sviluppo “invisibile” da Serradifalco ma ben visibile da Bruxelles, dove gli uffici dell’Unione Europea hanno riconosciuto il Lago Soprano quale S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria), inserendolo nel programma europeo “Natura 2000” onde salvaguardarne le caratteristiche floristiche e faunistiche e le tipologie di habitat in esso presenti”.

Pubblicità Elettorale