Salute

Rapporto Espad del CNR, droga a scuola: cresce l’uso, oltre 600mila consumatori

Donatello Polizzi

Rapporto Espad del CNR, droga a scuola: cresce l’uso, oltre 600mila consumatori

Dom, 05/05/2013 - 09:36

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ROMA – Nonostante leggi inasprite, campagne informative e studi scientifici sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti quello degli adolescenti che fanno uso di droga rimane un esercito di più di seicentomila persone, un quarto del totale della popolazione scolastica che almeno una volta ha provato una canna o ha tirato di coca. La fotografia è del rapporto Espad dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, giunto alla quindicesima edizione, che anzi certifica un leggero aumento nell’uso di tutte le sostanze, a cominciare da quelle che sembravano dimenticate come l’eroina. “Tra le cose che ci hanno colpito quest’anno – spiega Sabrina Molinaro, che ha curato il rapporto – è che abbiamo per la prima volta visto un aumento anche nei consumi occasionali. Rispetto al resto d’Europa siamo nella ‘top ten’ per il consumo di cannabis, eroina e cocaina, mentre per le altre droghe siamo nella media o sotto la media”. L’indagine ha coinvolto 45.000 studenti delle scuole medie superiori e 516 istituti scolastici di tutta la penisola, e ha stimato su una popolazione di 2,5 milioni di ragazzi e ragazze oltre 500mila consumatori di cannabis, poco più di 60mila cocaina e 30mila oppiacei,con aumenti che variano tra lo 0,6% della cannabis e lo 0,1% dell’eroina. Aumentata lievemente anche l’assunzione di stimolanti: 3,8% nella vita e 2,6% nell’ultimo anno, contro 3,6% e 2,4% della precedente rilevazione. L’eroina, sostanza in flessione rispetto al decennio scorso, segnala una lieve ripresa nell’ultimo anno: dall’1,2% nel 2011 all’1,3% (2% tra i maschi, 0,6% tra le ragazze) e anche tra gli assuntori frequenti si passa dallo 0,5% allo 0,6%. La cocaina è stata usata nell’ultimo anno dal 2,7% degli intervistati (dato uguale al 2011), in maggioranza ragazzi (3,8% contro 1,6%); si attesta sullo 0,7% la quota di chi la assume regolarmente. Relativamente alle sostanze allucinogene (Lsd, ketamina e funghi) il 2,5% dei giovani intervistati ammette l’uso nell’ultimo anno, ma tra i diciannovenni la quota arriva al 3,8%, e l’1,5% nell’ultimo mese. Dove gli studenti italiani superano la media europea è nel consumo di alcol e tabacco, che si attestano rispettivamente al 63% e al 36% del campione: “Abbiamo anche notato un aumento delle ‘nuove droghe’, come spesso riportano anche altri rapporti – afferma Molinaro – i questionari non sono entrati nel dettaglio, ma gli aumenti notati per stimolanti e allucinogeni possono essere ricondotti a questo fenomeno”.

Cocaina ed eroina al sud, cannabis al nord, stimolanti e allucinogeni al centro.

CANNABIS Prevalenze elevate di utilizzatori si osservano nelle regioni del centronord: il primato è in Sardegna e Lazio con il 24%, seguono Umbria, Toscana e Lombardia con quote intorno al 23%. Da segnalare che in Basilicata e Sicilia, dove le prevalenze dei consumatori occasionali sono minori, si registrano invece percentuali superiori alla media nazionale (2.8%) di utilizzatori frequenti (20 o più volte al mese), il dato di entrambe le regioni è infatti 3,4%.

COCAINA l’ultima rilevazione fotografa prevalenze più alte nel centro-sud, Un dato in controtendenza rispetto a quanto avveniva negli anni precedenti, durante i quali i consumi erano maggiori nelle regioni del nord. Le regioni sopra la media nazionale (2,7%) sono: Sardegna (3,2%), Sicilia, Basilicata, Abruzzo e Lazio (tutte intorno al 3%).

EROINA gli iscritti nelle scuole dell’Italia meridionale continuano ad essere tra coloro che ne fanno più uso: Sardegna, Sicilia e Calabria con il 2.4%, seguono Molise, Puglia e Basilicata con il 2,3%. In tutte le regioni del nord invece, il fenomeno appare più circoscritto con i consumi compresi nella media nazionale (1,3%).

ALLUCINOGENI quest’anno le prevalenze di consumatori più alte sembrano essersi spostate dal nord al centro, con l’unica conferma della Liguria che, insieme a Toscana, Lazio, Marche e Molise, presentano percentuali intorno al 2,6%.

STIMOLANTI Gli studenti che riferiscono consumi superiori alla media nazionale (2,6%)19, risiedono nelle regioni del centro-nord. Rispetto al precedente studio, la dislocazione geografica si è leggermente modificata: escono dalla ‘zona rossa’ Emilia Romagna, Toscana e Basilicata, entrano Lazio, Piemonte, Molise e Umbria

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