Il re Alberto di Belgio e la consorte Paola non dimenticano i giorni trascorsi a Mussomeli e nemmeno coloro che in quelle giornate precedenti alla Pasqua li hanno accompagnati, hanno fatto loro da ciceroni e cercato di contagiarli della stessa passione con cui i mussomelesi vivono i riti della Settimana Santa. Paola di Belgio, forte anche della dimestichezza con la lingua per via della sua italianità, qualche giorno fa ha chiamato il sindaco per preannunciargli l’invio di una lettera. “E il pacco con la missiva è arrivato- svela il primo cittadino- All’interno del quale vi erano altre buste più piccole, contenenti delle foto scattate dal re Alberto in persona e accompagnate da dei bigliettini di saluto e destinate ad altre persone che in quei giorni si resero molto disponibili, come ad esempio Liliana Genco Russo, responsabile dell’Ufficio turistico oppure i componenti della famiglia Nigrelli, coloro che li ospitarono nel palazzo di piazza Umberto dove i reali di Belgio assistettero ad alcuni dei momenti clou del Venerdì Santo. Nel biglietto a me indirizzato, la regina Paola ha ringraziato per l’ospitalità ricevuta in quei due giorni. Ha scritto che per lei si è trattato di una visita indimenticabile, e si è promessa, per quanto possibile, di tornare in quanto piacevolmente colpita dal nostro paese e dalla gente. E’ stata molto gentile, così come con la stessa gentilezza mi aveva chiamato qualche giorno fa. L’ho invitata a tornare e spero che un giorno possa accogliere nuovamente questo invito”. La stessa “nobile” cortesia l’ha usato pure un altro ospite della contessa Tasca D’Almerita e che ha composto la comitiva dal sangue blu arrivata in vacanza a Mussomeli, il marchese ed ex ministro Alfredo Tasca. “Anch’egli ha espresso il suo personale ringraziamento per l’affettuoso ricevimento”.