Salute

Mussomeli, Sorce replica: “L’erbicida non è velenoso”

Redazione

Mussomeli, Sorce replica: “L’erbicida non è velenoso”

Dom, 31/03/2013 - 15:32

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Sulla querelle scoppiata a Mussomeli sull’uso di un erbicida, che secondo le accuse di alcuni consiglieri, primo fra tutti Toti Nigrelli, sarebbe molto pericoloso per i cittadini, riceviamo e pubblichiamo la lettera del vice sindaco ed assessore all’Ambiente Sebaastiano Sorce

In merito alle polemiche sorte sull’uso dei prodotti fitosanitari per il controllo delle erbacce voglio fare una premessa: essendo io cittadino di Mussomeli ed avendo tutta la mia famiglia residente in questo paese per quale motivo, in qualità di assessore all’Ambiente ed alla Gestione del Territorio, dovrei voler “avvelenare” i cittadini del mio paese come affermano i consiglieri comunali Toti ed Enzo Nigrelli allo scopo di creare allarmismo eccessivo e per avere “facile visibilità”?

I prodotti utilizzati innanzitutto non sono veleni, non sono classificati dalla legislazione italiana ed europea né come tossici né come nocivi, ma sono principi attivi a bassissimo impatto ambientale e biodegradabili, autorizzati dal Ministero della Salute per questa tipologia d’impiego, così come prevede il Decreto del Presidente della Repubblica del 23 aprile 2001 n. 290, norma di riferimento che regola in Italia “l’autorizzazione alla produzione, all’immissione in commercio ed all’acquisto ed uso dei prodotti fitosanitari” sia in campo agricolo che extragricolo (aree ferroviarie, aree rurali e industriali, aree ed opere civili, argini di canali, fossi e scoline, ecc). Il Ministero della Salute prima che un prodotto venga immesso in commercio lo sottopone ad una serie di controlli e di analisi volte a valutare le caratteristiche intrinseche del prodotto e le interazioni di questo con l’ambiente e la salute umana.

Si fa presente che sia privati cittadini che agricoltori, prima ancora che li utilizzasse il Comune di Mussomeli, in quanto prodotti ecocompatibili il cui uso è consentito dalla legge, li usano tranquillamente nelle nostre campagne e lungo i bordi delle nostre strade comunali e provinciali (basta tuttora  fare un giro per verificare), ma aggiungo anche che tanti altri Enti Pubblici da Nord a Sud, impiegano questi mezzi tecnici messi a disposizione dalla ricerca ed dall’innovazione tecnologica per contenere lo sviluppo delle erbe infestanti, vedi ANAS a Palermo e Catania, Ferrovie dello Stato, Provincia di Caltanissetta, Comuni di Acquaviva, Villalba, Milena, Serradifalco, San Cataldo, Caltanissetta, Como, Vicenza, Milano, ecc.

L’Amministrazione Comunale ha deciso di utilizzare i prodotti fitosanitari autorizzati per il controllo delle erbacce alla luce di quanto sopra e di alcune considerazioni fatte, quali:                                                          – i quantitativi di pioggia caduti nel nostro territorio nella stagione invernale 2012/2013, ad oggi circa 600 litri a metro quadrato ben al di sopra delle medie annuali, che a breve comporterà con l’aumento delle temperature uno sviluppo notevole ed incontrollabile delle erbacce;                                – le segnalazioni e lamentele ricevute negli anni precedenti dai cittadini, e che già cominciano a pervenire in merito alla presenza eccessiva delle erbacce lungo le nostre strade;                                   – le difficoltà palesate dall’ATO Ambiente di Caltanissetta, organo preposto alla scerbatura ed ai servizi di igiene urbana del nostro paese per quanto riguarda il controllo delle erbacce con le attuali risorse umane a disposizione, a meno che non si provveda ad assumere altro personale i cui costi (bolletta  TARSU-TARES) saranno successivamente ribaltati sui cittadini, così come dice la normativa vigente. Di conseguenza anche l’ATO ci ha autorizzati ad intervenire con questi prodotti.

Il mancato controllo delle erbacce infestanti comporterà sicuramente ricadute negative sulle condizioni igienico-sanitari del nostro paese, poiché queste sono substrato ideale per diversi parassiti animali (topi, pulci, zecche) e spesso il polline è causa di svariate allergie; inoltre sussiste un ingente problema tipico del nostro territorio che è quello degli incendi (vedi anni precedenti) soprattutto in alcuni siti comunali sensibili quali l’area di Raffe, l’impianto di illuminazione del Castello, la Rocca dell’Annivina, le aree a ridosso delle strade periferiche e del centro storico, l’ex impianto di calcestruzzo di contrada Manca, lo Stadio Comunale, ecc. Ricordo anche che la legge attuale (Decreto legislativo N° 205 del 3 dicembre 2010 e Testo Unico Ambientale) vieta la bruciatura delle stoppie e dei residui colturali lungo le nostre strade e che qualora ciò avvenga questo comporta illecito smaltimento dei rifiuti con delle sanzioni a carico dei trasgressori, per cui sia i cittadini che gli Enti Pubblici hanno l’obbligo di tenere pulite le aree di loro competenza.

Per quanto riguarda le affermazioni del consigliere Enzo Nigrelli in merito al fatto che chi sta distribuendo il prodotto fitosanitario in questione sia sprovvisto di patentino voglio rassicurarlo dicendo che per questo tipo di prodotto fitosanitario, poiché non classificato dalla normativa vigente come tossico o nocivo, non serve il cosiddetto patentino, il prodotto è di libera vendita presso commercianti autorizzati, per cui lo invito, considerato che fa parte di una famiglia di agricoltori, d’altronde come la mia, ad informarsi meglio con qualche parente già in possesso di tale autorizzazione o che la sta per acquisire.

In merito ai metodi alternativi naturali per controllare le erbacce suggeriti dal consigliere Toti Nigrelli, che io sconosco e dal quel che mi risulta nessuno utilizza quali l’utilizzo di acqua, sale ed aceto o della pirolisi, sono d’accordo invece con lui nel dire che l’unico metodo efficace ed alternativo all’utilizzo dei prodotti fitosanitari sia l’intervento manuale con decespugliatori e zappetta e, aggiungo, ripetuto con una certa frequenza; per cui dato che il lavoro sicuramente non mancherà, invito tutti coloro “sensibili alla problematica ed animati di buona volontà”, a dimostrare altissimo senso civico dando una mano agli addetti ai lavori.

Qualora quanto sopra dovesse realizzarsi sarò ben lieto di partecipare all’iniziativa e dare il mio fattivo contributo.

Sebastiano Sorce

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