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Intesa Civica Solidale:”Di chi ci dovremmo fidare? Proponiamo l’astensione civile”

Redazione

Intesa Civica Solidale:”Di chi ci dovremmo fidare? Proponiamo l’astensione civile”

Gio, 24/01/2013 - 14:05

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CALTANISSETTA – Le elezioni politiche del prossimo febbraio vengono dipinte come punto di svolta per la politica italiana. Tutti prefigurano il cambiamento e tutti promettono che il bene comune sarà tutelato.
Ma, tra i partiti e i vari movimenti politici “ad personam”, chi veramente ci garantisce informazioni credibili, proposte serie e concrete per affrontare la drammatica crisi economica? Quali soluzioni ci indicano per risolvere i problemi degli esodati, dei pensionati al minimo, dei giovani senza lavoro, per i servizi sanitari, la scuola, l’università e l’insopportabile peso delle tasse?
Già dalle prime battute della campagna elettorale siamo sopraffatti da dibattiti senza contenuti, con i leaders dei diversi schieramenti che sembrano impegnati solo ad insultarsi.
Ci è stato detto che il sistema democratico è garantito attraverso il voto, ma il “porcellum”, con le primarie “preconfezionate”, per mezzo di “parlamentarie virtuali” o attraverso finti criteri meritocratici, selezionerà “la casta” dei soliti personaggi con figlie, sorelle e affini.
Quindi, di chi ci dovremmo fidare?
In queste condizioni di instabilità e di decadenza politica e istituzionale, con una forte frammentazione che impedisce un costruttivo confronto sui nodi critici del sistema Italia, quale alternativa scegliere per evitare l’ennesimo inganno?
A questo punto l’unica possibilità, cogliendo anche un sentore diffuso, ci sembra essere quella dell’ASTENSIONE CIVILE. Non andare a votare!
Non sarebbe un segno di indifferenza o deresponsabilizzazione. Si spiegherebbe come un simbolico gesto gandhiano, non violento, uno shock che segni una discontinuità tangibile da questo sfascio. Infatti, una massiccia astensione dal voto, che renda palese la delegittimazione di apparati politici incancreniti dal malaffare, sancirebbe la necessità di una FASE COSTITUENTE non per cambiare la Carta Costituzionale, ritenuta da tutti modello di saggezza politica ed istituzionale, ma per costruire un quadro comune di coscienza nazionale che gli ideologismi partitocratrici hanno sempre impedito.
Oggi sostenere col proprio voto uno schieramento piuttosto che un altro o una proposta movimentistica, apparentemente alternativa, piuttosto che un’altra, significherebbe essere complici di un sistema malato. E non bastano gli strilloni che dal palco urlano il loro sdegno, occorre, da parte dei cittadini, una forte mobilitazione civile per avviare un cambiamento reale che vada al di là della fallimentare alternanza tra oligarchie di partito. Per recuperare il senso della territorialità, del bene comune e della partecipazione responsabile bisogna essere protagonisti nelle proprie città.
La città è il soggetto del nostro interesse, è il luogo nel quale si può esaltare l’esercizio della democrazia, l’integrazione sociale e l’identità personale. E’ necessario, però, superare la logica dei particolarismi per sviluppare solidarietà più ampie rispetto ai propri ambiti, favorendo processi aggregativi e partecipativi, per superare l’immatura mimetizzazione che nasconde la paura di schierarsi o, peggio, l’esclusivo interesse personale.
ICS, con le realtà civiche che ha sempre sostenuto, vuole indirizzare il proprio impegno verso questa scelta, con la forza e la convinzione di dover essere, in vista delle prossime elezioni amministrative elemento di sintesi per un’alternativa seria di governo delle città.
Sabato 26 gennaio dalle ore 17,00 nella slargo antistante il consorzio Universitario in corso Vittorio Emanuele sarà allestito un gazebo dove si spiegheranno le ragioni della nostra posizione politica e nel contempo si chiederà ai cittadini un impegno per costruire insieme la città che desideriamo, per passare, quindi, dall’astensione civile alla partecipazione consapevole, unico vero antidopo alla “casta” dei politicanti.

​ Michele Pilato
​Movimento “Intesa Civica Solidale” per il Polo Civico

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