PALERMO – Documenti e carte sulle risorse assegnate ai gruppi politici dell’Assemblea regionale siciliana sono stati consegnati dal presidente dell’Ars Francesco Cascio al pool di magistrati che coordina l’inchiesta che intende verificare eventuali sprechi e irregolarita’ nelle spese. Del
fascicolo sono titolari il procuratore aggiunto Leonardo Agueci e i sostituti Maurizio Agnello e Sergio De Montis. Sulle spese dei gruppi parlamentari i magistrati hanno gia’ acquisito molti degli articoli di giornale che si sono occupati del caso. Oggi hanno potuto acquisire molto materiale documentale custodito all’Ars, nonche’ i contenuti normativi che regolamentano la materia. Nell’effettuare le indagini la procura agisce in raccordo con la Corte dei conti.
responsabile della gestione delle somme di danaro che transitano nel conto corrente acceso per ogni singolo gruppo. Una parte e’ destinato agli stipendi del personale dei gruppi. Poi c’e’ una cifra di 4.100 al mese per ciascun deputato: 2.100 finalizzati espressamente al pagamento del portaborse; il resto, 2.000 euro, per l’attivita’ politica dei parlamentari, che non deve essere redicontato. “Oggi e’ stata ribadita – ha detto l’avvocato Sanseverino – la volonta’ della presidenza dell’Ars di confermare il clima di forte collaborazione con la procura nel fornire qualsiasi tipo di documentazione e chiarimento”.
E’ probabile, dunque, che a questo punto la procura voglia sentire i singoli capigruppo che hanno un ruolo cruciale nella gestione delle risorse destinate ai gruppi. Domani Cascio incontrera’ la stampa per chiarire ulteriormente la materia e, probabilmente, annunciare una stretta sulla erogazione delle risorse e sulle modalita’ di verifica, soprattutto per la parte senza obbligo di rendicontazione.